Elezioni, ztl e turismo ‘scaldano’ il confronto

Terni, discussione tra gli otto candidati sindaco ‘a casa’ Confcommercio. Le proposte dell’associazione di categoria, che polemizza con Confartigianato: «Fanno passerelle»

Condividi questo articolo su

Dalla sicurezza al riposizionamento territoriale, dall’innovazione alla qualità ambientale, passando per tariffe e tributi, promozione e sviluppo del turismo, lotta all’abusivismo. Sono alcuni dei temi al centro delle 11 proposte contenute nel documento che la Confcommercio di Terni ha consegnato ai candidati alle prossime elezioni amministrative del 10 giugno. L’occasione c’è stata martedì pomeriggio, nel corso di incontro nella sede dell’associazione di categoria con gli otto aspiranti sindaco, che hanno potuto dire la loro sui progetti contenuti nel loro programma non solo in tema di commercio ma di terziario in generale.

Stefano Lupi

Le proposte Prima dei candidati, a parlare è stato però il presidente di Confcommercio, Stefano Lupi, che ha illustrato a grandi linee il documento redatto, «una cornice di riferimento – ha spiegato – rispetto a come intendiamo il territorio». «La nostra città – ha aggiunto – ha tutte le caratteristiche per diventare, o tornare ad essere, un luogo in cui si produce ricchezza e benessere. Pensiamo ad una ‘città laboratorio’ dove i servizi, il commercio ed il terziario in genere possano essere motore di crescita e di sviluppo, nel segno dell’innovazione. La sfida è di ripensare Terni come spazio di relazioni produttive e sociali, in cui ci si senta sicuri e dove sia fondamentale l’attenzione al ‘verde’, alla qualità dell’aria e più in generale ad un sano vivere. Occorrono scelte precise e azioni concrete da parte della pubblica amministrazione per consentire alla città di competere nelle sfide territoriali, con una visione strategica di medio/lungo periodo nell’ambito della quale affrontare in modo integrato alcune tematiche centrali».

La polemica Da parte di Lupi non è mancata poi una stoccata: nomi non sono stati fatti ufficialmente, ma il riferimento ai ‘colleghi’ di Confartigianato Imprese – che lunedì hanno organizzato un incontro sul tema ‘Opportunità per il commercio e il turismo dell’Area di crisi complessa’ – è stato evidente. «Sorrido – ha detto – quando vedo delle associazioni, come fatto lunedì pomeriggio, che organizzano degli spot e delle passerelle che nulla hanno a che vedere con un ragionamento serio. Noi non abbiamo nulla a cui spartire con il potere precostituito, abbiamo piena e totale indipendenza. Non sarà qualche transfugo alla ricerca di qualche carriera altrove a scalfire il nostro lavoro».

Centrosinistra Poi la parola è passata, in rigoroso ordine alfabetico, ai candidati, che hanno potuto dire la loro sulle proposte della Confcommercio e su quelle contenute nei loro programmi. Per quello del centrosinistra, Paolo Angeletti, «il rispetto delle regole contro gli abusivi e contro coloro che se ne approfittano sarà parte del mio impegno, non si potrà transigere. Sul tema delle sagre, ad esempio, nessuno pensa di abolirle, ma le regole devono essere rispettate da tutti. Quanto al tema del riequilibrio economico, a mio avviso – ha continuato – è un falso problema, perché bisogna cercare di non entrare in conflitto con la parte restante della regione, ma rivendicare la nostra identità sociale ed economica. Bisogna capire di cosa ha diritto Terni e rivendicare le infrastrutture, forse si sono dimenticati che siamo isolati».

Casapound «Al contrario di altri partiti possiamo già vantare la nostra posizione, le nostre proposte si incontrano con le vostre» ha esordito il candidato di Casapound, Piergiorgio Bonomi, che ha puntato parte del suo intervento anche sul tema dell’ e-commerce. «E’ indubbio che, se gestito bene, sia uno strumento utilissimo, prima di tutto però bisogna fare quadrato sulla situazione all’esterno delle attività: secondo noi la politica negli ultimi anni è andata contro i piccoli professionisti, anche a causa dell’assetto della ztl, blindata. Ma prima di tutto bisogna parlare di degrado e sicurezza. Molti commercianti sono preoccupati di uscire con gli incassi, ci sono state rapine e spaccate. Va fatta una progettazione per i prossimi 5 -10-15 anni,mettendo al centro i valori delle competenze e della meritocrazia e rivedendo l’assetto della ztl e la questione sicurezza».

Potere al popolo E’ partita invece dal tema del lavoro la riflessione di Emiliano Camuzzi, candidato di Potere al popolo. «Per tornare a creare occupazione abbiamo bisogno anche di una politica del terziario. Penso al turismo: oggi in larga parte si fa su internet, è necessario avere delle competenze in questo settore, persone giovani che conoscano le nuove tecnologie. Inoltre la sede del distretto del turismo dovrebbe stare a Cesi, a Marmore o a Piedilico, non a piazza Tacito. C’è poi bisogno di infrastrutture tecnologiche, ma anche materiali e di guardare a Roma o al Lazio, i nostri punti di riferimento strategici». Camuzzi ha espresso poi la sua posizione contro la grande distribuzione e i troppi centri commerciali. «Valorizziamo i negozi di vicinato e di quartiere. Quanto alle sagre – ha concluso – sono contro abusivismo, ma se sono eventi validi e fatti bene portano indotto altri commercianti. Non diamogli addosso» .

M5S Ha colto invece al balzo la polemica avanzata da Lupi il candidato del M5S, Thomas De Luca. «La pioggia di milioni dell’Area di crisi complessa, se cadono su un terreno incolto – ha detto -, rischiano di non aver alcun tipo di rinnovamento e riconversione. Bisogna invece dare una visione certa di governance nella gestione delle risorse» . Quanto al documento presentato dall’associazione di categoria, De Luca lo a definito «estremamente interessante, soprattutto nella parte sull’innovazione». «Il caso del Centro commerciale naturale – ha continuato – è ciò che non dobbiamo più ripetere, bisogna avere la capacità di fare rete, è l’unico strumento per essere competitivi. Centro e periferia dovranno avere entrambe la dovuta attenzione, ma uno dei nostri punti è l’adozione di un regolamento sul centro storico sull’esperienza di Roma, per tutelare la qualità della merceologia all’interno del centro. In merito all’abusivismo le regole già ci sono, ma nessuno finora si è preso la briga di farle rispettare. In merito alla questione del riequilibrio il problema della classe politica ternana è che non è stata mai in grado di rappresentate gli interessi del nostro territorio. Infine – ha concluso – il turismo è fondamentale per lavorare sulla domanda e collegare il centro storico con flusso che non riusciamo a captare» .

Pc Tutela dei posti di lavoro è anche il primo punto sottolineato da Mariano De Persio, candidato del Partito comunista. «Viviamo una devastazione economica e sociale che paghiamo tutti, così come tutti ci dovremo confrontare con una città commissariata – ha commentato -. Vincolo di bilancio e tributi da versare sono spunti comuni per tutti all’interno del confronto. L’innovazione ci deve invece far riflettere sul timore della perdita dei posti di lavoro, la formula va studiata bene anche insieme» .

Senso civico Un plauso verso il documento di Confcommercio è arrivato anche da Alessandro Gentiletti, candidato di Senso civico, che lo ha definito «di enorme valore e interessante». «Ci sono questioni che ritrovo anche nella nostra idea di città – ha spiegato -. Il ruolo dei commercianti è fondamentale così come è fondamentale un piano urbano per la mobilita sostenibile. Terni è congestionata dalle auto, ma non deve esserci una lotta tra commercianti e amministrazione. L’idea di smart city deve avere un’evoluzione creando una città capace di reagire agli stimoli. In merito al riequilibrio regionale va ripreso il progetto Civiter, infine in merito alle sagre, di cui non sono un amante, l’investimento della Regione è anche eccessivo. Non possono durare due o tre mesi togliendo ai commercianti la loro fonte di sopravvivenza» .

Centrodestra «Fa piacere che le idee di Confcommercio siano condivise, d’altronde in quello che ho letto molto buon senso – ha esordite da parte sua il candidato del centrodestra, Leonardo Latini -. Noi vogliamo partire da questo e dal concetto di normalità che la nostra città ha perso. Il documento si muove da un discorso semplice: le imprese devono fare attività in un ambiente adeguato e in questo momento manca adeguatezza. In quesa fase ci sono degrado significativo e insicurezza. Occorre mettere al centro la questione nella sua gravità, mai conosciuta a Terni, che non è in grado di attrarre investimenti e domanda. Vorrei avere approccio pragmatico e dare risposte immediate su decoro e sicurezza, dando anche risposte immediate sul fronte del terziario e del turismo, che può portare risorse importanti. Quanto alla ztl va rivisitata e non blindata».

Prima Terni Infine la parola ad Andrea Rosati, candidato di Prima Terni. «Bisogna cercare di pensare alla città che sarà da qui a 5 anni – il suo parere -, avere una visione sui massimi sistemi prima che sui dettagli e tornare ad avere una Terni anche migliore di 20 anni fa. Per farlo ci vogliono tre cose: la prima è la possibilità d’investire, poi idee buone e capacità. Nelle ultimi compagini che hanno amministrato Terni forse la capacità mancava, non erano in grado di saper gestire una città simile. Con noi speriamo che non succeda, abbiamo capacità e competenze specifiche in ogni settore» .

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli