Truffano a Brescia ma sull’A1 ad Orvieto li attende la Stradale. Che li arresta entrambi

In manette ci sono finiti due uomini originari della Campania

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Sono le 11 circa dello scorso 2 maggio quando al telefono di un’anziana signora della zona di Brescia, una voce maschile che si qualifica come un carabiniere, le dice che le passa al telefono un avvocato, nominato da suo figlio. Il presunto avvocato comunica alla signora che il figlio, alla guida della sua auto mentre parlava al cellulare, aveva investito un ciclista, ferendolo. Accompagnato dalle forze dell’ordine in procura, poteva essere rimesso in libertà solo pagando una cauzione di 7 mila euro e per questo motivo, continua l’avvocato, di lì a breve un secondo legale sarebbe andato a casa sua per ritirare la somma necessaria per rimetterlo in libertà. Presa dall’ansia per non far andare in carcere il figlio, e non avendo in casa tutto quel denaro, dietro pressioni della persona al telefono, la signora mette insieme circa mille euro e qualche monile d’oro e lo consegna all’uomo che afferma di essere il legale incaricato al ritiro del denaro. Ciò nonostante, dopo qualche minuto l’anziana riceve una seconda telefonata, nella quale l’avvocato comunica che il figlio ha chiesto di far sapere che dell’altro denaro era conservato in cantina ed in effetti la signora effettua una seconda consegna di denaro a quell’uomo gentilissimo, curato e rassicurante. Denaro che era conservato proprio lì dove indicato, e si fa firmare una ricevuta. Solo all’arrivo della figlia, alla quale racconta quanto avvenuto, la signora realizza di essere stata vittima di una truffa, e da qui la denuncia presso i carabinieri del paese. Seppur ben studiata e architettata, questa volta la truffa è stata sventata, poiché i finti avvocati, grazie alla visione delle videocamere sulla grande viabilità e alle tempestive comunicazioni delle sale operative, vengono intercettati da una pattuglia della polizia Stradale di Orvieto in servizio sull’A1, in prossimità del comune di Allerona, diretti verso la loro città di residenza. Sulla macchina è stata recuperata l’intera refurtiva e i due – originari della Campania – sono stati arrestati.

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