Endorsement ‘giovane’ dal Pd: «Voto De Luca»

Terni, Mattia Nannurelli – quinto tra i candidati Dem alle ultime amministative – esce allo scoperto: «Mai con la destra»

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Marmorese, 32 anni da compiere, reduce da un buon risultato alle ultime amministrative e fra i giovani su cui il Pd potrebbe puntare per ricostruirsi e ricostruire quel dialogo che sembra essersi interrotto con la città ed i territori. Mattia Nannurelli affronta i temi del voto, in vista del ballottaggio del 24 giugno, e dice la sua su alcuni dei temi dell’attualità politica ternana.

Lei ha ricevuto 355 preferenze, quindicesimo assoluto tra i candidati consiglieri e quinto del suo partito. Eppure non è bastato per entrare a palazzo Spada. Deluso?

«Tutt’altro, sono molto contento del risultato elettorale. Lo ritengo assolutamente positivo, non me lo aspettavo e ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno voluto darmi fiducia. Era la prima volta che partecipavo a una competizione di questo tipo e il contesto generale, come dimostra la percentuale raggiunta dal Pd a Terni, non era certo facile».

Si dice che il rinnovamento del Partito Democratico debba partire dai giovani. Cosa pensa al riguardo?

«In una situazione di certo non facile, tanti giovani hanno voluto metterci la faccia impegnandosi al massimo, come Patrizia Laurenti e Debora Santini, senza dimenticare Francesco Filipponi che nonostante la giovane età è già un consigliere esperto ed è risultato il più votato nella lista del Pd. Per quanto mi riguarda, continuerò a essere al servizio della città e del partito come e più di prima».

Cosa farà il 24 giugno, andrà al mare o si recherà al seggio?

«Andrò a votare perchè lo considero un diritto e un dovere irrunciabile. Io sono fatto così, devo prendere parte. Non giudico chi deciderà di non andare a votare perchè non sono nessuno per farlo e ciascuno è libero di fare come crede, avendo ognuno le sue motivazioni per agire in un modo o nell’altro. Io in ogni caso non andrò al mare nè resterò sul divano, nonostante si tratterà di scegliere tra due forze populiste».

É troppo chiedere a chi darà il voto?

«Parlo ovviamente a titolo personale: voterò Thomas De Luca perchè tra i due candidati è quello che sento più vicino alla storia e alla tradizione dei valori che mi rappresentano. Lo farò nonostante l’opposizione del Movimento 5 Stelle a palazzo Spada negli ultimi quattro anni spesso e volentieri abbia trasceso i limiti del rispetto dell’istituzione comunale, non limitandosi alla sacrosanta dialettica politica, ma arrivando fino all’ingiuria e all’offesa personale di rappresentanti delle istituzioni, come ad esempio Leopoldo Di Girolamo o Francesca Malafoglia, sulla cui onestà nessuna persona dotata di buonsenso dovrebbe dubitare».

Perché proprio De Luca e non Latini?

«Perché una cosa che sicuramente non farò al ballottaggio è votare un uomo di destra, esponente di un partito della peggiore destra. Rimanendo sempre critico, spero che a Terni il Movimento 5 Stelle mostri una discontinuità con il partito a livello nazionale che ha invece deciso di allearsi con la destra».

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