Equitalia licenzia, tribunale annulla

Perugia, il caso di un lavoratore che non aveva accettato nuove mansioni e che per questo aveva perso il posto, ma che è stato riintegrato

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Lui si chiama Fabio Americcioni ed era stato licenziato da Equitalia Centro SpA per «…la mancata accettazione delle nuove mansioni e l’indisponibilità delle altre posizioni lavorative equivalenti e immediatamente inferiori al livello di inquadramento del lavoratore…». Ma il tribunale di Firenze ha detto che quel licenziamento è illegittimo.

La sentenza Il coordinamento regionale per i lavoratori esattoriali e le rappresentanze sindacali Fisac Cgil fanno infatti sapere che il tribunale «con ordinanza del 21 luglio, accertata “…la manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento per giustificato motivo oggettivo, annulla il licenziamento; condanna Equitalia Centro SpA alla reintegrazione del ricorrente nel posto di lavoro di ufficiale di riscossione presso la sede di Perugia e al pagamento di un indennità risarcitoria, oltre regolarizzazione dei contributi previdenziali e assistenziali».

Il commento Per la Fisac Cgil si tratta di «una significativa e inequivoca vittoria giudiziale, ma soprattutto politica, civile ed etica, nella prima fase di un contenzioso che sarà senz’altro lungo e complesso, ma che deve (dovrebbe) indurre una seria riflessione nel management di Equitalia o del soggetto che ad essa seguirà nella prossima riforma del servizio nazionale di riscossione, sulla necessità di ricondurre le politiche del personale ad un senso di misura, equilibrio e moderazione, piuttosto che al ricorso, come avvenuto nell’ultimo periodo, ad una insensata caccia alle streghe nei confronti del personale, sulla base di provvedimenti disciplinari a raffica e, purtroppo, di licenziamenti individuali».

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