Ex Consorzio Tns Terni: appello ‘vincente’ in Corte dei Conti per tre ex dirigenti

Papi, Eroli e Di Marco assolti da ogni accusa dopo la condanna da parte della Corte umbra. L’unico a pagare resta l’ex presidente Gentili

Condividi questo articolo su

Tre assoluzioni ed una condanna – unica decisione confermata rispetto alla prima sentenza – da parte della II Sezione centrale d’appello della Corte dei Conti, in merito alla vicenda dell’ex Tns – Consorzio sviluppo aree ed iniziative industriali di Terni, da tempo in liquidazione.

L’esito dell’appello

Nel dicembre del 2019 l’ex presidente del Consorzio Paolo Gentili e tre ex membri del cda – Nicola Papi, Giovanni Eroli e Franco Di Marco – erano stati condannati dalla Corte dei Conti dell’Umbria a risarcire lo stesso Consorzio per 787.278 mila euro (592.278 euro Gentili, 65 mila euro ciascuno Papi, Eroli e Di Marco). Una sentenza impugnata da tutte le difese ed ora la II Sezione centrale d’appello ha deciso: resta confermata la condanna al pagamento della somma per l’ex presidente Gentili mentre i tre ex membri del cda – Di Marco difeso dall’avvocato Massimo Marcucci, Eroli asstitito dall’avvocato Dino Parroni e Papi con gli avvocati Luca Palatini e Fabio Buchicchio – sono stati assolti da ogni contestazione e non dovranno pagare nulla.

Tns, condannati in 4 a pagare 800 mila euro

La contestazione

In origine, la procura regionale della Corte dei Conti dell’Umbria aveva contestato ai quattro dirigenti il danno – patito dal Consorzio – relativo alla perdita della possibilità di ottenere dalla società garante Signum Finance Spa (in forza del meccanismo della ‘garanzia a prima richiesta’) il pagamento delle somme non versate dalla Co.Me.Sa. Srl, obbligato principale, con la quale il Consorzio aveva stipulato un contratto di locazione – con opzione all’acquisto – dell’area industriale ‘Compendio Bosco’.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli