Magari stavolta ce la fanno. Due anni, due ditte e due progetti dopo. Forse è la volta buona per la realizzazione di un chiosco-bar nell’area dell’ex Hawaii, sulle rive del Nera e a due passi dal centro di Terni.
La storia Il 3 luglio del 2013, era stato lanciato un bando comunale – base d’asta 7.760 euro – per la concessione dell’area e ad aggiudicarselo era stata la ‘Ventitrè’ di Filippo e Tiziana Tombesi e Francesco Struzzi, che avevano offerto circa 25 mila euro, con un rialzo del 323%.
Il primo progetto presentato
Il progetto Era stato fatto un concorso per il progetto e, tra i quasi 60 arrivati alla commissione esaminatrice, quello giudicato migliore era stato quello dell’architetto Silvio Scorciapino di Trecastagni (Catania). Al secondo posto si era piazzato quello proposto dall’architetto romano Alessandro Ridolfi e al terzo quello ideato dalla ternana Valentina Savarese.
Stop imprevisto A gennaio del 2014 la Ventitrè aveva presentato gli elaborati progettuali, ma la direzione urbanistica aveva richiesto delle modifiche. Una lettera andava e una veniva, ma non succedeva niente e, alla fine, era arrivata la revoca dell’assegnazione, con passaggio della concessione al secondo classificato, la Impex di Marco Amaranto, che aveva offerto un migliaio di euro in meno.
La procedura Lunedì, nel corso del question time del consiglio comunale, l’assessore Francesco Andreani ha spiegato che la procedura è in corso: «Stiamo solo aspettando che la Impex presenti la fidejussione prevista – ha spiegato – e poi si potrà procedere, visto che il progetto, che non sarà molto diverso da quello originariamente presentato».
I tempi Altra cosa che, pur senza scendere nel dettagli, ha annunciato Andreani, è che «risolveremo anche il problema dell’accessibilità dellìarea inferiore (quella a livello del fiume; ndr) al momento interdetta ai portatori di handicap». Lì, infatti, c’è un ascensore, ma che non si è mai riusciti a far funzionare. Sui tempi, infine, nessuna certezza.
