Export, bene l’Umbria: «I dati sono buoni»

Il vicepresidente della Regione, Fabio Paparelli: «Bene le politiche industriali mirate ai processi di internazionalizzazione delle imprese»

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L’export umbro, nel primo trimestre del 2016 – dopo un 2015 che ha registrato un tasso di crescita superiore alla media nazionale (6,4% contro 3,8%) -, ha segnato un dato positivo, in crescita del 5,4% a fronte di un dato nazionale in ‘pausa’ (-0,4%).

Meccanica e metallurgia Tornano a crescere «in maniera consistente settori come quello della meccanica (+11,4%) e della metallurgia (+5,2) – commenta il vicepresidente della giunta regionale con delega allo sviluppo economico Fabio Paparelli – e questo ci conforta rispetto al consolidamento e alle prospettive di sviluppo di due comparti chiave dell’economia umbra, in grado di trascinare l’export a quota 918 milioni di euro, ad un passo dal record storico per questo periodo dell’anno». L’export della provincia di Perugia si è posizionato a 641,6 milioni di euro rispetto ai 625 dell’anno precedente con un incremento del 2,6%; mentre quello della provincia di Terni ha registrato un dato pari a 276,2 milioni rispetto ai 245,6 del primo trimestre del 2015 con un incremento di oltre il 12%.

Partner commerciali Anche la destinazione territoriale dei prodotti regionali «trova nei dati positivi che provengono dai grandi mercati di sbocco, Europa con la Germania e gli Usa, la conferma che la crescita potrebbe assumere caratteri di tipo strutturale. Certamente le vicende del secondo trimestre con l’aumento delle tensioni internazionali e il referendum inglese sull’uscita dall’euro potrebbero incidere sui dati complessivi». Tuttavia, rileva Paparelli, «le conferme sui partner commerciali più importanti segnano l’acquisizione di un dato strutturale: quello della competitività sul versante della tecnologia incorporata nelle produzione e nella conseguente rispondenza a parametri di qualità, organizzazione e sostenibilità, che sembrano essere un dato acquisito rispetto ai dati che ci consolidano sui mercati di sbocco più importanti».

La Regione Il dato positivo sulle esportazioni «ci conforta rispetto alla scelta di politiche mirate a supporto dell’export e dell’internazionalizzazione del sistema produttivo regionale. A questo proposito, un primo bilancio delle iniziative assunte dalla Regione vede nel caso dello strumento finalizzato al supporto delle reti di impresa finalizzate all’internazionalizzazione, ben 26 progetti finanziati con 92 imprese partecipanti che stanno realizzando programmi di promozione dell’export per un valore di oltre 4.185.000 euro, con il supporto della Regione che ha concesso contributi per 2.023.000 euro». Accanto a questa iniziativa «si colloca il supporto alla partecipazione ad iniziative fieristiche nell’ambito della procedura a sportello prevista dal programma di promozione dell’internazionalizzazione che sta realizzando Sviluppumbria che ha visto la presentazione di progetti di partecipazione di 91 imprese con uno stanziamento complessivo pari ad oltre 900 mila euro».

Le imprese Nelle prossime settimane, conclude il vicepresidente, «alla luce dei positivi risultati in termini di qualità progettuale riapriremo la procedura a sportello per le reti di imprese. Inoltre il panorama si arricchirà con l’attivazione da parte delle Camere di commercio di Perugia e Terni, nel quadro dell’accordo siglato con la Regione sui temi dell’internazionalizzazione, di uno specifico strumento che vedrà anche la nostra partecipazione particolarmente orientato al supporto delle piccole imprese».

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