Feste e sagre a rischio: «Serve la formazione»

Per Ferruccio Taroni presidente dell’associazione nazionale delegati alla sicurezza: «Servono delegati alla sicurezza formati, non muscoli ed estintori»

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di Ferruccio Taroni
presidente dell’associazione nazionale delegati alla sicurezza

Non è sufficiente prendere due steward o due addetti antincendio per organizzare un evento. Servono delegati alla sicurezza formati, non bastano muscoli ed estintori.

Ad un anno dai fatti di Torino cosa è cambiato? Circolari, decreti e direttive per cercare sicurezza per gli eventi all’aperto e si è arrivati a Comuni che vietano tornei di calcetto ai ragazzini, anche se poi nessuno ha esaminato il problema sicurezza nei mercati rionali. E’ giusto allora individuare un referente per la sicurezza dell’evento che valuti e organizzi la manifestazione per ridurre al minimo i rischi. Ma cosa hanno capito i nostri amministratori? Che è sufficiente prendere due steward o due addetti antincendio per accettare 500 persone in un evento. Non è così.

Andes da sempre lamenta la necessità di avere delegati alla sicurezza formati in modo idoneo, anche perché non esiste una garanzia che chi fa il piano lo sia perché, per assurdo, chiunque potrebbe stilarlo. Come spesso avviene, nell’urgenza ci si è dimenticati di specificare qualcosa di importante e cioè che la mente del nostro progetto di sicurezza deve essere una mente pensante. Non bastano muscoli ed estintori. Serve un piano sicurezza, uno studio per ogni singolo evento. In questi giorni Andes a Firenze sta formando nuovi delegati per la sicurezza, con la certezza che una corretta formazione possa poi dare un valore aggiunto agli eventi futuri.

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