Festival di Spoleto fra debutti e ‘big’

Giovedì in scena Silvio Orlando con ‘Si nota all’imbrunire’ ma anche la nipote di Charlie Chaplin in ‘Bells and Spells’

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Spoleto, 12 luglio 2018

Il Festival di Spoleto si avvia verso il weekend conclusivo, che culminerà domenica 15 luglio in piazza Duomo con l’attesissimo oratorio drammatico ‘Jeanne d’Arc au Bûcher’ che vedrà come protagonista il premio Oscar Marion Cotillard.

Come confermato ieri in conferenza stampa dal sindaco De Augustinis e dal direttore Ferrara, in questi ultimi giorni di festival le strade della città brulicano di pubblico: le tipicità locali la fanno da padroni sui tavoli dei ristoranti, le luci dei bar e dei localini sparsi per la città restano accese fino a tardi, l’atmosfera festivaliera conquista tutti, dagli spoletini che tornano a ripopolare il centro città ai turisti giunti nella cittadina umbra per assistere agli spettacoli o semplicemente per ammirare le bellezze storiche e culturali che Spoleto offre.

Ed è proprio mentre siamo accomodati al tavolo di uno di questi locali in piazza del Mercato che sfogliamo il programma di oggi, giovedì 12 luglio. Dopo aver debuttato al Napoli Teatro Festival, arriva al festival lo spettacolo ‘Si nota all’imbrunire’ scritto e diretto da Lucia Calamaro, con Silvio Orlando nei panni di un misantropo che ha acquisito, nella sua solitudine, un buon numero di manie, la più grave di tutte: non vuole più camminare, non si vuole alzare, vuole stare e vivere seduto il più possibile e da solo. A tal proposito, commenta la regista Lucia Calamaro: «Lo spettacolo (…) trova le sue radici in una piaga, una maledizione, una patologia specifica del nostro tempo che io, personalmente, ho conosciuto anche troppo. La socio-psicologia le ha dato un nome: ‘solitudine sociale’. Sembra che uccida di più dell’obesità. Essere isolati dalla società è un male oscuro e insidioso. Secondo gli esperti potremmo trovarci alle prese, e non solo nei paesi più ricchi, con un’epidemia di solitudine. Diffusa oramai anche tra i giovani. Silvio Orlando è, secondo me, un attore unico. Capace di scatenare per la sua resa assoluta al palco, le empatie di ogni spettatore, e con le sue corde squisitamente tragicomiche, di suscitare riquestionamenti, emozioni ed azioni nel suo pubblico».

Bells and Spells

Un altro atteso debutto è quello dello spettacolo ‘Bells and Spells’ ideato e diretto dalla figlia dell’indimenticato Charlot: Victoria Thierrée Chaplin. In scena, Aurélia Thierrée (una delle 23 nipoti di Charlie Chaplin) nei panni di una inguaribile cleptomane che si ritrova improvvisamente in balia degli oggetti di cui cerca di impadronirsi. Meccanismi improbabili, strani incontri, carillon impazziti e mille altre sorprese in un continuo e imprevedibile gioco teatrale. In merito a questo spettacolo, il direttore Giorgio Ferrara in conferenza stampa lo ha definito uno spettacolo ‘muto’: una performance totalmente visiva, dunque, che attinge al teatro circo, a quel Cirque Imaginaire inventato da Jean-Baptiste Thierrée nel quale Aurélia ha sempre lavorato.

They (foto Efi Gousi)

L’ultimo debutto di oggi è ‘They’ di Marianna Kavallieratos, sviluppato nell’ambito di The Watermill Summer Program diretto da Robert Wilson. Lo spettacolo esplora il concetto di transgender e d’identità sessuale della natura umana, osservando il mondo di due creature che entrano nel loro universo di convivenza, trasformazione e infinito gioco di ruoli.

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