FlyVolare, arrestato presidente Chiparo

La Guardia di Finanza di Reggio Emilia lo ritiene a capo di un sodalizio criminale dedito al riciclaggio. I suoi rapporti economici con Perugia e l’Umbria

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Per qualcuno, forse, c’era da aspettarselo. E’ stato arrestato dalla Guardia di finanza di Modena Fausto Chiparo, imprenditore di 38 anni noto, in Umbria, per essere stato presente, lo scorso luglio, alla conferenza stampa di presentazione dei nuovi ‘voli’ che sarebbero dovuti partire dall’aeroporto San Francesco per Milano, Lamezia, Brindisi, Cagliari, Palermo, Amsterdam, Casablanca e altri ancora.

L’imprenditore Fausto Chiparo

In Umbria A capo della compagnia aerea FlyVolare, maltese ma con soci italiani, il presidente Chiparo era stato al centro della vicenda dei certificati Enac per l’autorizzazione al volo in realtà mai ottenuti. La Sase, che gli aveva dato una caparra da 500 mila euro, ancora attende, oggi, la restituzione di metà di quella somma, dato che dopo un’azione legale, a inizio dicembre, la società avrebbe restituito 250 mila euro a Sase.

Le indagini portate avanti dalla Guardia di finanza nel corso di due anni, ha portato all’applicazione di 19 misure cautelari personali, 48 indagati, 67 perquisizioni locali e distrazioni patrimoniali dalle aziende in dissesto per circa 35 milioni di euro, un danno all’erario per imposte non versate per 30 milioni di euro. Secondo gli inquirenti Fausto Chiparo era il socio occulto di un’associazione per delinquere specializzata in bancarotte fraudolente e riciclaggio. Secondo gli inquirenti – altri soci erano già arrestati nel luglio scorso – è stato inferto un duro colpo a quello che, secondo le ipotesi accusatorie, era un vero e proprio sodalizio criminale specializzato nell’acquisizione di realtà imprenditoriali operanti a livello locale e nazionale e nella successiva distrazione del patrimonio in danno dei creditori.

‘Sodalizio criminale’ Di origini emiliane, ma residente formalmente in Austria, Chiparo è comparso in diversi organigrammi di società italiane e estere, incluso, appunto, il trasporto aereo, ma anche il noleggio di vetture di lusso e barche. Imprenditore, ma solo all’apparenza, in realtà era sempre proprio ad acquisire partecipazioni in società che poi avrebbe spolpato e da cui avrebbe tratto profitti con modalità illecite «necessari a mantenere il suo elevatissimo tenore di vita, fatto di agi e vacanze di lusso». Proprio prima di partire per una di queste vacanze, destinazione Emirati Arabi, i finanzieri lo hanno bloccato nei giorni scorsi prima di partire all’aeroporto di Bologna.

Ricci «Non ci sono commenti – dichiara il consigliere regionale Claudio Ricci – da agosto scorso sostengo l’inopportunità del contatto fra Sase e Blu Jet – Fly Volare in quanto la compagnia aerea era senza pregresse esperienze, il contratto era molto discutibile e non c’erano le autorizzazioni necessarie per svolgere i servizi aerei. Ci sono responsabilità enormi. Ora molti dovranno dare molte spiegazioni e, auspico, che gli organi di controllo intervengano subito per cristallizzare la situazione e far emergere la verità su questa grigia vicenda. Anticipo una immediata richiesta di audizione in commissione di controllo della Regione e in II commissione consiliare. Le dimissioni dei responsabili del contratto, addirittura reiterato, fra Sase e Blu Jet – Fly Volare, non sono ora più necessarie in quanto la situazione è divenuta ben più grave e con profili di difficile valutazione».

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