Focus sanità Umbria: «Ispettori a Terni»

L’annuncio di Giulia Grillo (M5s) durante la visita all’ospedale di Perugia: «Con l’inchiesta emersa situazione di una gravità allarmante»

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«La politica non deve interferire con la sanità, sia nelle nomine apicali sia nella gestione dei concorsi pubblici – ha detto il ministro della Salute, Giulia Grillo, a margine della sua visita all’ospedale di Perugia -. Questo paese non può più attendere per una seria riforma delle modalità di formazione delle tracce. Si devono usare sistemi informatizzati con estrazione attraverso algoritmi la mattina stessa dell’esame. Così facendo anche chi non ce la fa a non delinquere troverà maggiori difficoltà nel farlo». Parlando della situazione che si è venuta a creare in Umbria, il ministro l’ha definita di una «gravità allarmante». Precisando comunque che si tratta di una vicenda ‘temporanea’ e non ‘cronica’. «La nomina tempestiva del commissario – ha concluso il ministro – è stata la dimostrazione del nostro metterci a disposizione». Infine l’annuncio: «Torneranno gli ispettori e non solo a Perugia ma anche nell’ospedale di Terni».

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«Servizi sempre garantiti, nonostante l’inchiesta»

«Può esserci anche un momento di sconforto ma mi è stato assicurato che tutti i servizi sono stati erogati in perfetta continuità dal punto di vista della qualità delle cure – ha poi assicurato il ministro – faccio i complimenti a operatori instancabili che lavorano anche in questo giorno di festa. Non mi sembra che all’ospedale di Perugia ci sia una situazione critica: i dati parlano sicuramente di una buona qualità di erogazione delle cure però dal mio canto ho il dovere di verificare reparto per reparto in tutta l’Umbria. E lo stiamo già facendo».

«Intercettazioni? Danno una brutta impressione»

«Le intercettazioni vanno contestualizzate – ha detto poi la ministra entrando nel merito – ho avuto però una cattiva impressione perché certe cose non te le aspetti in una realtà come questa. Anche la prevenzione della corruzione non deve avere funzionato. I concorsi? Io sarei per annullarli ma bisogna vedere se è giuridicamente possibile. Sarei anche per radiare dall’albo chi ha fatto queste cose. Su questo sono radicale…».

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