Fondazione Carit Terni: «2022 non da record ma ottimo bilancio»

Video – Il presidente Luigi Carlini: «Devoluti più di 11 milioni per il territorio. Abbiamo tutti gli elementi per far un buon 2023»

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di Fra.Tor.

«Non abbiamo sicuramente raggiunto i record del 2020 e del 2021, ma quello del 2022 è un ottimo bilancio, considerando che abbiamo devoluto più di 11 milioni di euro per il territorio». Queste le parole del presidente Luigi Carlini, martedì mattina, alla presentazione del bilancio consuntivo della fondazione Carit. La Fondazione nel corso del 2022 «ha accolto con esito positivo 88 richieste provenienti da bandi generali e tematici a sostegno di iniziative di forte sviluppo – ha detto il presidente – nei propri settori di intervento: ricerca scientifica, arte e cultura, sanità, istruzione, volontariato e sviluppo locale. Sono state 44 le iniziative proprie e 22 le richieste libere, operando come promotore di reti e collaborazioni, favorendo momenti di dialogo e di confronto con le istituzioni, le associazioni e le organizzazioni del terzo settore. Per il settore arte, attività e beni culturali la Fondazione ha deliberato più di 3 milioni di euro; sul fronte ricerca scientifica e tecnologia sono stati erogati più di 45 mila euro; un posto particolare va riservato al Fondo grandi iniziative, istituito nel 2020 per progettare, in sinergia con le istituzioni locali, interventi di recupero e valorizzazione di luoghi, edifici, strutture pubbliche e servizi. In questo fondo è confluito quest’anno lo stanziamento di 1 milione di euro in favore del Comune di Terni per l’intervento di manutenzione straordinaria e restauro conservativo del Anfiteatro romano di Terni. Nel 2022 sono state stanziate anche le somme destinate ai due programmi pluriennali promossi dall’Acri: il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e il Fondo per la Repubblica digitale». Per il 2023 «abbiamo 6 milioni e 700 mila euro da riversare sul territorio, ma il nostro bilancio ci consente di avere 14 milioni e 600 mila euro come Fondo stabilizzazione erogazioni, qualora ci fossero interventi o progetti importanti di serio sviluppo per il territorio si potrebbero mettere in campo».


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