di Francesco Maria Ferranti
Capogruppo di Forza Italia al Comune diTerni
Le nomine effettuate dal sindaco per il rinnovo della Fondazione Carit dimostrano tutta l’autoreferenzialità, l’incapacità e la non volontà di aprirsi alla città della giunta Di Girolamo e dello stesso Pd che nonostante i proclami prosegue sulla strada dell’immobilismo e del clientelismo.
Il Pd in questo territorio in gravissima crisi, continua a prediligere le clientele alle competenze e sembra non accorgersi che esistono bravi professionisti e imprenditori capaci che operano in questo territorio e che potrebbero dare un indispensabile contributo di nuove energie, idee ed entusiasmi.
Invece di coinvolgere nelle sedi strategiche queste figure si procede con la solita gerontocratica e consumata classe dirigente già utilizzata e messa alla prova con risultati scadenti in altri ruoli. Non è possibile che uno stesso soggetto a Terni faccia tutto nella vita con un unico presunto e discutibile merito.
Il gruppo consiliare di Forza Italia esprime tutta la propria amarezza per l’ennesima opportunità di aprire in consiglio un confronto e un dibattito partecipato, finalizzato a compiere scelte che vadano verso l’interesse pubblico e della città.
Come gruppo consiliare abbiamo su varie partite chiesto al sindaco un coinvolgimento del consiglio comunale in queste scelte, vedi il rinnovo della convenzione per l’esternalizzazione della cultura, vedi le nomine dirigenziali nelle partecipate, vedi la scelta di dirigenti comunali e ora sui rinnovi in convenzione.
Il sindaco e il Pd proseguono nell’occupazione coattiva dei centri di potere per sopravvivere a se stessi mentre il territorio muore e l’azione politica del Di Girolamo-bis si costella di fallimenti.