Fondazione Carit Terni: «Gestione limpida»

Il presidente, Luigi Carlini: « Un nuovo modo di vedere le nostre attività attraverso un processo di selezione delle erogazioni adottando lo strumento del ‘bando’»

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di Fra.Tor.

«Un nuovo modo di vedere le attività della fondazione Carit attraverso un processo di selezione delle erogazioni adottando lo strumento del ‘bando’ nella speranza che questa esperienza possa essere accolta positivamente anche dalla comunità». Con queste parole il presidente della fondazione Carit, Luigi Carlini, lunedì mattina ha presentato i bandi 2016 nel settore del volontariato, assistenza e beneficenza e nel settore dello sviluppo locale.

Gli interventi della Fondazione saranno, quindi, secondo Carlini, «mirati ai settori attenzionati. I bandi rappresentano, infatti, l’innovazione su cui orienteremo le attività future della Fondazione, lavorando su progetti specifici. Il consiglio d’amministrazione si concentrerà sullo sviluppo locale, attraverso la promozione di vari settori, e sul volontariato e beneficenza».

I bandi sono di due tipologie, in questo caso: il bando di idee (Idee innovative per la prima infanzia) e il bando di progetto (Verso uno sviluppo locale sostenibile) e saranno pubblicati sul sito internet della fondazione Carit. Il primo bando – volontariato, filantropia e beneficenza – ha scadenza 31 ottobre 2016 e prevede uno stanziamento complessivo di 72 mila euro. Il secondo – sviluppo locale – ha scadenza 15 novembre 2016 e prevede uno stanziamento complessivo di 128 mila euro.

Idee innovative per la prima infanzia Le idee progettuali dovranno essere presentate da organizzazioni senza scopo di lucro, operanti nel settore socio educativo e che abbiano esperienze pregresse di lavoro con la fascia di età 0-3 anni. Costituite da almeno tre anni dalla data di pubblicazione del bando e con sede legale nel territorio di riferimento. Le proposte dovranno essere presentate  in rete con almeno altri due soggetti. Le idee progettuali proposte dovranno promuovere un approccio educativo verso il bambino con modalità innovative e rispondenti alle richieste, promuovere lo sviluppo in relazione adulto/bambino, supportare gli adulti nel loro ruolo educativo e privilegiare forme di accesso modulabili in base alle esigenze familiari.

Aspetti economici I progetti che verranno finanziati dopo la seconda valutazione avranno dei vincoli economici: il progetto non potrà avere un costo massimo ai 30 mila euro, di cui il 20% dovrà essere messo come cofinanziamento dall’ente proponente o dagli enti partner; il cofinanziamento andrà rendicontato analiticamente; non saranno ammessi costi per acquisti di immobili o attività di ristrutturazione.

Selezione delle idee Il processo di selezione è strutturato su due passaggi: la prima fase prevede l’analisi delle idee pervenute da parte di un’apposita commissione di valutazione, la selezione di massimo 3 idee progettuali e l’approvazione delle idee da parte del consiglio di amministrazione della Fondazione; nella seconda fase gli enti proponenti hanno due mesi a disposizione per presentare un progetto esecutivo per la definitiva approvazione da parte del consiglio di amministrazione.

Verso uno sviluppo locale sostenibile I progetti dovranno essere presentati da un ente responsabile e almeno due enti partner (organizzazioni senza scopo di lucro, costituiti da almeno tre anni e con sede legale nel territorio di riferimento). I progetti dovranno avere ricaduta prioritaria sulla Cascata delle Marmore, la Basilica di San Valentino, l’area archeologica di Carsulae e Otricoli e in località collinari e montane del territorio. Gli interventi dovranno riguardare le attività di promozione e valorizzazione delle aree turistiche del territorio, con particolare attenzione alle attività che permettano la partecipazione di persone con disabilità, al turismo giovanile e alle attività sportive di valenza educativa.

Finanziamento e cofinanziamento Il progetto non dovrà avere un costo complessivo maggiore di 80 mila euro comprensivo del cofinanziamento minimo obbligatorio del 20%. Sono ammissibili, ma con vincoli d’importo, l’acquisto di arredi, macchine e attrezzature, mentre non saranno ammessi a finanziamento l’acquisto di immobili, le attività relative alla predisposizione e presentazione del progetto, le attività di gestione ordinaria dell’organizzazione non strettamente correlata al progetto e le ristrutturazioni.

 

 

 

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