Fondazione Carit Terni onora Giulio Briccialdi

In occasione del bicentenario della nascita del ‘Principe dei flautisti’ ha finanziato la ristampa del volume curato da Gian-Luca Petrucci sulla vita del compositore

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di Fra.Tor.

La vita di Giulio Briccialdi, l’importante operosità come virtuoso, compositore, organologo e didatta. In occasione del bicentenario della nascita del ‘Principe dei flautisti’, la fondazione Carit ha finanziato la ristampa del volume curato da Gian-Luca Petrucci su Giulio Briccialdi, con nuove acquisizioni scientifiche rispetto alla prima edizione del 2001. Alla presentazione dell’opera, avvenuta venerdì mattina nella sede della Fondazione, era presente anche il commissario del Comune di Terni, Antonino Cufalo.

Il commissario Antonino Cufalo

Sostegno alla cultura «La Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni – ha spiegato il presidente Luigi Carlini – da oltre venticinque anni interviene nel settore dell’arte e della cultura sostenendo, tra l’altro, iniziative volte alla diffusione della storia locale. Giulio Briccialdi, eccellente flautista, rappresenta un vanto per la città di Terni, dove nacque nel 1818. Diplomatosi a Roma a soli quindici anni, nel 1833 fu ammesso alla Congregazione, poi Accademia, di Santa Cecilia come ‘professore strumentista di flauto’. Negli anni successivi fu maestro a Napoli, a Milano e a Vienna, ma la sua prevalente attività fu quella di concertista, dapprima in Italia, poi in Europa e in America, riscuotendo ovunque entusiastici consensi per le sue brillanti doti di esecutore e di compositore per il suo strumento».

Luigi Carlini

Il bicentenario In occasione del bicentenario della sua nascita, ha aggiunto Carlini, «si è ritenuto importante rendere disponibile una monografia sulla poliedrica figura di un artista, il quale, nato in un’Italia preunitaria, divenne espressione d’ideali risorgimentali, condivise i palcoscenici delle capitali europee con i maggiori strumentisti, cantanti e compositori dell’epoca e venne definito dalle cronache coeve ‘Il Principe dei Flautisti’ in virtù del suo straordinario carisma. Grazie alle minuziose ricerche condotte con professionalità e competenza dal professor Petrucci in tanti anni di studi, la Fondazione si augura di aver compiutamente reso omaggio a livello nazionale a un grande artista, cui Terni ha intitolato, fin dal 1893, il locale Istituto superiore di studi musicali».

La statalizzazione «L’Istituto Briccialdi, come sapete, sta attraversando una fase molto delicata – è intervenuto il direttore dell’Istituto, Marco Gatti – che consiste processo statalizzazione in atto molto, un processo molto difficile da governare. Sono molte le iniziative che si stanno organizzando in città nel nome di Giulio Briccialdi, ma ho la presunzione di dire che se l’Istituto non fosse esistito in città, forse di Briccialdi ce ne saremmo occupati molto meno. L’istituto per la memoria di Giulio Briccialdi sta facendo la cosa più importante, ovvero consolidarlo a livello statale».

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