Fondazione Carit Terni «Verdi, binario morto»

Il presidente Carlini: «Nel 2018 destinati alla comunità oltre 5,8 milioni di euro. Nel 2019 bandi innovativi e speriamo di intervenire sul Palazzetto»

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«Anche quest’anno sono stati raggiunti risultati più che lusinghieri, frutto di un’oculata gestione delle risorse». Nell’ormai tradizionale conferenza stampa di fine anno, il presidente della fondazione Carit Luigi Carlini, ha illustrato i più importanti interventi deliberati nel 2018. «Gli ottimi risultati hanno permesso al consiglio di amministrazione, assistito dal collegio dei revisori, di realizzare nel 2018 tutti gli obiettivi prefissati dal comitato di indirizzo nel documento programmatico previsionale annuale e nel programma triennale di attività 2018-2020. In questo esercizio sono stati destinati in favore della comunità oltre 5,8 milioni di euro, un milione di euro in più rispetto allo scorso esercizio, nei sei settori di intervento: ricerca scientifica e tecnologica 264.520,13 euro; arte attività e beni culturali 1.880.202,67 euro; salute pubblica 594.000,00 euro; educazione e istruzione 638.944,04 euro; volontariato filantropia e beneficenza 1.268.859,80 euro; sviluppo locale 1.247.511,30 euro».

I bandi 2018

Nel corso dell’esercizio 2018, la Fondazione, ha pubblicato 8 bandi: «Eventi musicali; palestre e spazi esterni adibiti ad attività motorie nelle istituzioni scolastiche pubbliche del secondo ciclo; richieste generali di contributo; promozione e valorizzazioni siti turistici e culturali; welfare di comunità; lettori madre lingua per le scuole; sostegno attività annuale delle associazioni senza scopo di lucro ed enti ecclesiastici; visite guidate, viaggi d’istruzione e uscite didattiche. In aggiunta è stata pubblicata una ‘Call for proposal per il restauro di beni storico artistici del territorio’». Tra i restauri più significativi selezionati nell’ambito della ‘Call’ il presidente ha segnalato «il restauro delle superfici decorate della chiesa di San Domenico e il restauro di 8 dipinti presenti nella cattedrale di San Giovenale e nella chiesa di Sant’Agostino a Narni, il restauro delle insegne araldiche a Terni e il restauro del dipinto su tavola raffigurante la Madonna con il Bambino e i santi Giovanni Battista e Francesco conservato nella Pinacoteca ‘Edilberto Rosa’ di Amelia».

L’ARTE UMBRA IN MOSTRA

Le mostre

Oltre ai bandi la fondazione Carit interviene anche con iniziative proprie predisponendo progetti e studi di fattibilità. «Un posto rilevante è occupato dalle mostre d’arte a palazzo Montani Leoni, sede della Fondazione. Nel 2018 sono state realizzate due rassegne: ‘Tra Macchiaioli e Belle Époque’ (conclusa il 17 giugno) e ‘Presenze artistiche in Umbria’ (ancora in corso fino al 24 febbraio 2019), che in una sola settimana di apertura ha registrato già oltre 600 presenze». Con le risorse disponibili nel settore dell’arte e cultura sono stati inoltre stanziati, sempre come iniziativa propria, fondi per l’acquisto delle opere d’arte da primarie gallerie e case d’asta per la ‘Collezione della Fondazione, patrimonio della comunità’. La quadreria si è quindi arricchita con ‘Sosta di cavalleggeri’ di Giovanni Fattori (1825-1908), una scultura in marmo bianco raffigurante Caracalla del 17° secolo e ‘Combustione’, opera firmata, dedicata e datata sul retro ‘Roma 61’ di Alberto Burri (1915-1995).

LA FONTANA DI PIAZZA TACITO

La Fontana di piazza Tacito

Il presidente Carlini ha poi ricordato che «nel 2018 la Fondazione ha portato avanti l’annoso e complicato intervento di restauro della Fontana di piazza Tacito, stanziando un’ulteriore consistente somma per dare seguito al progetto approvato dalla locale Soprintendenza. Complessivamente la Fondazione ha deliberato la somma di 830 mila euro per portare a compimento l’opera e ridonare alla città la fontana monumentale simbolo della città».

Il Palazzetto e il teatro Verdi

Carlini ha anche reso noto che il patrimonio della fondazione Carit «dovrebbe mantenersi, a fine 2018, intorno a 200 milioni di euro». La Fondazione auspica di «poter intervenire per la realizzazione di un Palazzetto dello sport affinché possano essere incrementate le attività sportive del territorio al fine anche di creare spazi di aggregazione giovanile. Si è parlato della gara in corso, sia con la passata che con la presente amministrazione, noi comprendiamo appieno le difficoltà economiche del Comune e ci mettiamo a disposizione qualora ci sia la necessità di intervenire nella realizzazione di un contenitore multiuso. Ne abbiamo parlato in maniera concreta e tangibile sia con il sindaco che con l’assessore ai lavori pubblici. In questo momento ci sembra il binario più attivo e non morto come il teatro Verdi, un progetto che va riconsiderato e riponderato a causa dei vincoli che devono essere approfonditi. Tutto il Cda condivide la volontà di dotare la città di qualcosa di veramente importante». Per quanto riguarda, invece, «l’anfiteatro Fausto il discorso è solo rimandato, i tecnici stanno lavorando a livello nazionale per far capire la bontà dell’opera, quindi non ritengo il capitolo definitivamente chiuso».

4 MILIONI PER IL 2019

I bandi per il 2019

Per il 2019, Carlini ha evidenziato poi che «rimarrà costante l’impegno economico della Fondazione nei sei settori d’intervento come stabilito nel programma pluriennale di attività 2018-2020. È prevista l’erogazione della somma complessiva di 4 milioni di euro, che potrà essere anche incrementata nel corso dell’esercizio con il recupero di residui passivi relativi a stanziamenti inutilizzati». Anche nel 2019 è prevista la pubblicazione di diversi bandi, alcuni simili a quelli del 2018 per consentire una continuità di intervento sul territorio, altri nuovi e più innovativi in particolare rivolti alle scuole e allo sviluppo locale. Tra questi, in uscita a gennaio, il consueto bando per il finanziamento di eventi musicali e per gli spettacoli teatrali e, come sperimentato con successo negli scorsi anni, sempre a gennaio è prevista la pubblicazione di un bando per ‘Richieste generali di contributo’, che interesserà vari ambiti di intervento per consentire il supporto all’attività progettuale istituzionale dei beneficiari.

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