Il Francoforte non ‘decolla’, RyanAir via

Non è stata raggiunta la quota di passeggeri che consente alla compagnia di investire. Nuovo ‘taglio’ per lo scalo perugino gestito da Sase. La politica accusa, Solimeno si difende

Condividi questo articolo su

di P.C.

In un celebre film di Aldo, Giovanni e Giacomo, in cui due di loro si innamoravano della stessa ragazza, una hostess, ad un certo punto veniva pronunciata una frase rimasta nell’immaginario dei fan del trio comico: «Un bacio? È solo un apostrofo rosa fra le parole ‘Franco’ e ‘Forte’». La hostess, interpretata da Marina Massironi, era infatti andata in Germania dopo un bacio rubato e i tre, che preparavano il Cyrano a teatro, scoprivano gli altarini proprio durante le prove dello spettacolo. La frase torna in mente ogniqualvolta si parla di Francoforte e di Perugia, la città dei Baci, che dalla prossima stagione non saranno più collegate da un volo diretto.

PERUGIA-FRANCOFORTE: L’ESORDIO LO SCORSO MARZO

Tagliata la rotta Perugia-Francoforte

Il volo inaugurale per Francoforte

La rotta per la Germania era stata annunciata come un primo passo per consentire all’Umbria di aprirsi al mondo e invece, stando a quanto anticipa il Corriere dell’Umbria, il collegamento sarà interrotto alla fine del contratto. I biglietti per la stagione estiva, che riparte ad aprile dopo la pausa invernale, non sono stati ancora messi in vendita, il che ha fatto implicitamente intendere che la compagnia irlandese non intenda farsi carico del costo del collegamento, finora coperto dai contributi regionali. A quanto pare, è in atto un ridimensionamento dello scalo tedesco, che sta tagliando rotte. E nonostante quella con Perugia fosse abbastanza trafficata (da marzo a ottobre circa 17500 passeggeri) non si è salvata dai tagli, visto che non è stato raggiunta la soglia minima di riempimento dei voli (si puntava almeno a superare il 90%). Probabile che RyanAir abbia provato ad alzare la posta i gioco, ricevendo da Sase una risposta negativa. Non essendoci versioni ufficiali dall’azienda, non è chiaro se sia stata una decisione congiunta o unilaterale. Quello che appare certo è che le parole ‘Franco’ e ‘Forte’ non saranno più unite dal ‘bacio’ perugino.

Le nuove tratte Ryan Air

Intanto però RyanAir ha annunciato nuove rotte con partenza da aeroporti italiani. In particolare da e per Napoli (con 9 nuove destinazioni: Malaga, Bordeaux, Exeter, Marsiglia, Marrakech, Nantes, Cork, Chania e Rodi) e ancora, Cagliari , Treviso, Bergamo, Bologna, Bari, Catania, Palermo, Milano, Roma, Brindisi, Lamezia Terme, Torino e Venezia.

Le polemiche politiche, la risposta di Solimeno

Umberto Solimeno

Non si sono fatte attendere le reazioni alla notizia. In primis Carbonari (M5S) poi anche Leonelli (Pd) con agenzie Acs. Al divampare delle polemiche ha provato ad opporre la sua versione il direttore dello scalo Umberto Solimeno: «Non c’è stato nessun taglio – ha detto in una telefonata alla Tgr Umbria – il servizio si è semplicemente interrotto al termine del contratto». E fin qui ci eravamo arrivati. Non ha spiegato però, Solimeno, come mai non riprenda il prossimo anno. A quanto trapela, comunque RyanAir sarebbe comunque disponibile ad attivare la tratta Perugia-Malta dalla prossima stagione.

Movimento 5 Stelle

«Leggiamo l’ennesima notizia preoccupante in merito all’aeroporto dell’Umbria», commentano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati. «Dopo mesi di scandali e ‘rotte fantasma’, ora sarebbe a rischio anche la tratta Perugia-Francoforte. Tale collegamento, operato da Ryanair nel periodo aprile-ottobre, non sarebbe infatti prenotabile nel sito web per tutto il 2019. Tale circostanza, confermata da Sase senza alcun commento, alimenta ulteriori timori circa il futuro di questa vitale rotta, che unisce l’Umbria al resto del mondo. Francoforte sul Meno è l’aeroporto con il maggior movimento aereo dell’Europa, un hub di primaria importanza da cui partono ogni anno oltre 64 milioni di passeggeri. Perdere tale collegamento sarebbe devastante per la nostra regione, già debilitata da un decennale isolamento stradale e ferroviario. L’aeroporto rappresenta un patrimonio che non possiamo assolutamente permetterci di perdere e che deve essere gestito con la massima trasparenza e serietà, affinché diventi reale motore di sviluppo turistico per l’Umbria, non uno strumento di propaganda e annunci. A luglio abbiamo chiesto al presidente della seconda commissione di audire Sase e Sviluppumbria. Fu promesso che l’audizione si sarebbe svolta a fine agosto dopo la pausa estiva, ma così non è stato. Ribadiamo allora con forza la nostra richiesta di convocare con la massima urgenza i vertici delle due partecipate regionali, affinché forniscano chiarimenti sulle vicende passate e seri progetti per il futuro, altrimenti si dimettano».

Partito democratico

«La notizia dell’intenzione di Sase di non rinnovare la convezione con Ryanair per mantenere dalla prossima primavera il collegamento con Francoforte è incredibile e inaccettabile. Se dovesse essere confermata, saremmo di fronte all’ennesimo durissimo colpo al nostro scalo aeroportuale. Si tratta di una situazione ormai non più sostenibile», sostiene il consigliere regionale del Partito democratico, Giacomo Leonelli. «Una mia mozione che da troppo tempo attende di essere discussa in aula riguarda proprio il superamento dell’attuale consiglio di amministrazione di Sase e chiedo che venga messa in discussione come primo punto della prossima seduta, perché non possiamo continuare a restare fermi di fronte a questa situazione. Tale mozione sarà infatti utile per avere in aula un chiarimento serio su quanto sta accadendo intorno all’aeroporto internazionale San Francesco di Assisi. Lo dico e lo ripeto anche se in passato ho ricevuto attacchi personali per questa mia posizione, ora è arrivato il tempo di promuovere, come chiedo proprio nella mozione, un superamento del Cda attuale della società di gestione dello scalo aeroportuale della nostra regione, al fine di avviare una fase nuova per il suo futuro, ponendolo al centro di una strategia di sviluppo dell’economia e del turismo del nostro territorio».

La scena di “Chiedimi se sono felice”

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli