Nelle etichette dei prodotti c’erano immagini di tartufi, mentre nei condimenti era presente solo una sostanza aromatizzante sintetica. Per questo motivo sono state denunciate undici persone tra proprietari e rappresentanti legali di aziende che commercializzavano i prodotti via web: la maxi frode è stata scoperta dai carabinieri forestali di Serravalle di Chienti, in provincia di Macerata, con il coordinamento della polizia ambientale.
I provvedimenti
L’indagine ha avuto un percorso di sei mesi e ha fatto venire alla irregolarità penali ed amministrative in diverse ditte italiane: sono in Umbria, Toscana, Liguria, Molise, Campania, Abruzzo, Lombardia, Piemonte, Basilicata, Puglia, Sardegna, Sicilia ed Emilia-Romagna. Coinvolta anche una multinazionale dell’agroalimentare italiano: le violazioni contestate sono venti per un complessivi 65 mila euro.