‘Fuori tutti’, sciopero nei supermercati

Anche in Umbria i lavoratori della Grande distribuzione hanno incrociato le braccia: manifestazione aTerni

Condividi questo articolo su

Terni sciopero grande distribuzione (10)‘Fuori tutti’, primo tempo: anche in Umbria la giornata di sabato è stata la prima (ne è stata programmata una seconda per il 19 novembre) giornata di sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici della grande distribuzione.

Il sindacato In Umbria, dicono i sindacati, «come nel resto di Italia, la partecipazione di lavoratrici e lavoratori è molto significativa, con punte di oltre l’80%. E, nonostante lo sforzo delle aziende che hanno provveduto alle sostituzioni dei lavoratori in sciopero, in molte realtà della regione i banchi dei freschi e delle carni sono rimasti chiusi e i disagi per la clientela sono stati evidenti».

Le motivazioni «A 22 mesi dalla scadenza del contratto della distribuzione cooperativa e di fronte al rifiuto di Federdistribuzione di corrispondere gli incrementi salariali, mentre altre imprese (quelle aderenti a Confcommercio) hanno già rinnovato il contratto – spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil  – denunciamo una situazione per i lavoratori che è ormai intollerabile. Tanto più che a bloccare il rinnovo dei contratti sono gruppi commerciali e cooperative che hanno una grande redditività».

LA FOTOGALLERY DEL PRESIDIO

Terni sciopero grande distribuzione (9)I tagli I sindacati «dicono fermamente no alla richiesta delle controparti di aumentare la produttività attraverso il taglio delle retribuzioni, all’annullamento degli scatti di anzianità, alla negazione del passaggio dal 5° al 4° livello, all’eliminazione di 32 ore di permesso retribuito, alla sterilizzazione di 13esima e 14esima ai fini del calcolo del Tfr, al ritorno alle 40 ore di lavoro, con una maggiore flessibilità gestita unilateralmente dalle aziende, alla decorrenza del contratto dal 2016 al 2018, facendo perdere salario ai dipendenti». A Terni, lo sciopero di sabato è stato caratterizzato da un presidio di lavoratrici e lavoratori sotto la Prefettura.

Sciopero grande distribuzione fuori tutti2GUARDA L’INTERVISTA A DESIRÉ MARCHETTI

Situazione insostenibile «Chiediamo che i tavoli – spiega Desiré Marchetti della Filcams Cgil – di rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore del terziario e della distribuzione cooperativa vengano conclusi. Un settore in estrema difficoltà a causa della crisi di consumi: dover buttare tutte le difficoltà sulla spesa, sui rinnovi e sul salario dei lavoratori ci sembra un’assurdità. Loro sono sia lavoratori che consumatori allo stesso tempo e riteniamo intollerabile che questo tavolo – Federdistribuzione – sia fermo da ventidue mesi».

 

 

 

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli