Gabelletta e la parte violenta del ‘branco’. Picchiato un 63enne

Terni – Cresce la tensione nel popoloso quartiere per la presunta ‘baby gang’ che imperversa. Martedì sera l’episodio inquietante. Lega replica a M5S

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Cresce la tensione nella zona di Gabelletta per le scorribande di una presunta ‘baby gang’ – gruppo che i residenti affermano essere composto da qualche decina di giovanissimi fra i 16 e i 20 anni di età -, finita al centro delle cronache (QUI LA DENUNCIA DEL CONSIGLIERE COMUNALE FRANCESCO FILIPPONI) per i diversi episodi preoccupanti che si ripetono da tempo. Finora si era parlato ‘solo’ di danneggiamenti e molestie, ma martedì sera è accaduto qualcosa di diverso e più inquietante. Secondo quanto appreso, infatti, tre o quattro ragazzi sono rimasti coinvolti nell’aggressione ai danni di un 63enne. Che – fortunatamente – non ha riportato lesioni serie nell’accaduto, ma è stato picchiato con brutalità e metodi che lasciano basiti. Ben lontani anche dal semplice ‘casino’ che dei ragazzi, più e meno annoiati, possono fare stando insieme.

Le botte e l’indagine

In pratica poco prima dell’ora di cena, il gruppetto in questione sarebbe salito sul tetto della Comedica, struttura sanitaria privata che si trova in via Gabelletta. Il 63enne li avrebbe notati, richiamando la loro attenzione e intimando di smetterla anche per evidenti ragioni di pericolosità. Intento a filmarli, l’uomo sarebbe stato colpito dapprima con un pugno e quindi con un paio di calci al costato. Un’azione rabbiosa, preoccupante, a cui ha fatto seguito – qualche testimone c’era – una rapida fuga dalla scena e quindi la chiamata alle forze dell’ordine, con l’arrivo dei carabinieri sul posto. Che stanno indagando sull’accaduto e già avrebbero identificato i giovanissimi presenti al momento dei fatti.

Danni e disagi

Come emerso in questi giorni, la presunta ‘baby gang’ da qualche tempo avrebbe messo in atto comportamenti tali da creare qualche problema ai residenti, come a chi vive in via Cassiopea e ha già segnalato la situazione in un esposto alle autorità competenti. Si va dagli schiamazzi – specie d’estate – alle gare in motorino, dalle bottiglie rotte ai più preoccupanti danneggiamenti. Contro le auto in sosta, un camper, un terrazzo che la notte di capodanno è stato interessato da un principio d’incendio a forza di scoppiarci petardi. Ovviamente come in ogni cosa, fare di tutta l’erba un fascio non è corretto. Perché – per ammissione degli stessi residenti – fra quel ‘gruppone’ di ragazzi c’è chi si dimostra comunque responsabile, chi esagera e, purtroppo, chi è brutale. Una questione che deve essere affrontata sul piano del rispetto della legge ma anche, e forse soprattutto, su quello sociale.

Gabelletta: «Baby gang in via Cassiopea, situazione fuori controllo»


Lega Terni: «Coinvolgere i genitori dei ragazzi»

Giovedì mattina sul tema intervengono i consiglieri comunali della Lega: «Intensificare i controlli nell’area di Gabelletta dove si sono verificati alcuni episodi di vandalismo riferiti alla baby gang del quartiere. È la richiesta che inoltreremo a prefetto e questore di Terni per il tramite del sindaco Latini. Nella zona in questione è necessario intensificare la presenza del personale di polizia soprattutto nelle ore notturne e intervenire al più presto per ristabilire la legalità e tutelare il benessere dei cittadini. Tutto questo va fatto coinvolgendo e responsabilizzando i genitori dei ragazzi coinvolti che invitiamo a collaborare con le forze dell’ordine. Rispediamo al mittente le bugie e le mistificazioni di un Movimento Cinque Stelle già entrato già in campagna elettorale. Il fenomeno delle baby gang non va certamente sottovalutato, ma addossare tutte le responsabilità all’amministrazione comunale o a polizia e carabinieri che sul territorio stanno facendo un lavoro straordinario, è sintomo di ignoranza delle dinamiche sociali che si sono innescate in tutta Italia. Fin dal nostro insediamento abbiamo lavorato per potenziare il sistema di videosorveglianza, sia in centro che nelle periferie, garantire il decoro nelle aree troppo a lungo abbandonate dalla sinistra e collaborare insieme alle forze dell’ordine per garantire la sicurezza dei cittadini nelle aree più a rischio».

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