Giove, fatta brillare la bomba: operazione ok

Terni: revocato il divieto di sorvolo, riaperta al traffico l’autostrada A1 e ripresa la circolazione sulle linee ferroviarie

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La task-force in prefettura

La task-force in prefettura

Si è conclusa con successo alle 13.30 di mercoledì l’operazione di disinnesco dell’ordigno bellico del peso di mille libbre (circa 500 kg), risalente al secondo conflitto mondiale, rinvenuto nei giorni scorsi a Giove.

Task force L’intervento realizzato dagli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma, è stato coordinato dall’unità di crisi costituita in prefettura con il coinvolgimento di tutti gli enti ed i soggetti competenti: Regione, Provincia, enti locali, forze dell’ordine, vigili del fuoco, strutture sanitarie e della protezione civile, aziende di servizio a vario titolo coinvolte. L’organismo ha operato in stretto raccordo con il centro operativo comunale di Giove e la prefettura di Viterbo.

Bomba Giove, disinnescato ordigno - 2 dicembre 2015 (1)In sicurezza Cessate le esigenze di sicurezza della popolazione, è stata riaperta al traffico l’autostrada A1 ed è ripresa la circolazione sulle linee ferroviarie ‘alta velocità’ Roma-Firenze e su quella lenta Roma-Chiusi.

Brillamento È terminata alle 16, in anticipo rispetto ai tempi previsti, l’operazione di brillamento dell’ordigno bellico. Grazie alla perfetta sinergia tra i militari dell’esercito, le forze di polizia e gli altri soggetti coinvolti, tutti i passaggi della procedura si sono svolti regolarmente e senza problemi per la sicurezza, cercando di contenere gli inevitabili disagi alla collettività.

Il vice prefetto «Ringrazio la Regione, la Provincia, i sindaci, i volontari della protezione civile e tutti gli enti e le strutture competenti per il grande lavoro svolto in questi giorni al fine del buon esito delle operazioni – afferma il vice prefetto, Andrea Gambassi -. Ringrazio, inoltre, i proprietari della cava dove si è proceduto alle operazioni di brillamento per la disponibilità offerta. Un apprezzamento particolare va ai militari dell’esercito, costantemente impegnati sul territorio nazionale per la bonifica da ordigni inesplosi che, anche in questa occasione, hanno dato prova di grande professionalità tecnica e operativa».

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