Helman a Perugia: «Credo nell’uomo»

Lo scrittore argentino racconta il suo rapporto con Che Guevara, le sue idee politiche e le sue passioni: «Amo calcio e caffè»

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Mentre sorseggia il suo mate, la bevanda tipica sudamericana, Alfredo Helman, lo scrittore con un passato da rivoluzionario accanto al Che Guevara, confessa a microfoni spenti tutto il suo conflitto interiore, tipico di un Argentino che vive in Italia: «Non so scegliere fra il nostro mate e il vostro caffè, ma devo ammettere che il caffè italiano è il migliore del mondo e a Napoli si trova il migliore d’Italia. Ci sono stato di recente e sono andato avanti a pizza e caffè, a pranzo e cena».

L’INTERVISTA A HELMAN: «CONTINUO A SOGNARE» (VIDEO)

Alfredo Helman Expo Argentina Uni Stranieri Perugia

Alfredo Helman

L’amore per il calcio Sono le piccole cose a tratteggiare l’essenza dei personaggi più complessi. A Helman piace alternare divagazioni filosofiche a piccole confessioni: «Gli argentini e gli italiani sono molto simili nelle passioni, quindi anche noi amiamo il calcio come voi, io per esempio ogni settimana mi riunisco con un gruppo di amici per giocare a pallone. Facciamo tutto come si deve, paghiamo anche un arbitro per arbitrare le partite e far rispettare le regole». E sugli idoli non ha dubbi: «A parte quello lì che vedete raffigurato (e indica un quadro di Maradona, ndr) io, adottato dalla Toscana, seguivo molto la Fiorentina quindi mi sono affezionato a Batistuta. Fra i calciatori contemporanei devo dire che Dybala mi piace moltissimo».

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Un momento dell’incontro

Continuo la rivoluzione Chiacchierare con lui è un vero piacere, verrebbe voglia di spegnere la camera, riporla, e continuare a parlare del più e del meno sorseggiando mate. Il suo musicale italiano con inflessioni sudamericani, tipico degli argentini, rende semplici e lampanti concetti e ideali politici che pure sono di così difficile realizzazione: fratellanza, giustizia sociale, uguaglianza, libertà. «Qui in Italia – dice – ho proseguito quello che già facevo in Argentina, vivo una vita normalissima da militante politico, sono convinto che questo sistema capitalistico sia destinato a scomparire, magari non oggi ma accadrà».

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Dolci e mate

Credo nell’uomo «Essere rivoluzionario oggi significa credere negli altri – dice Helman – credere che la gente di questo mondo non potrà sopportare tante ingiustizie e malvagità: cambiare questo sistema presuppone una rivoluzione, non più una rivoluzione armata, come pensavo io negli anni Sessanta, una rivoluzione certamente pacifica, ma non per questo meno profonda. Bisogna cambiare la base di questa società per renderla più giusta, più libera, più fraterna. Sono convinto che il genere umano migliorerà».

Italia e Argentina, stessi problemi «Rispetto all’Italia, l’Argentina è un paese ancora in costruzione, non siamo ancora consolidati come nazione. Abbiamo tanto da imparare, tanta strada da fare. L’Italia è una nazione sviluppata, a tutti gli effetti già costituita, con una chiara divisione dei poteri e un sistema maturo dei media (almeno rispetto all’Argentina). Eppure i problemi sono gli stessi: poco lavoro, mal pagato, con i giovani che devono combattere con un avvenire incerto. Per questo vorremmo un nuovo stato, un nuovo sistema organizzativo».

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