I furti della banda del cane smarrito. Cresce la paura a Balanzano

Perugia – Da inizio ottobre due colpi a notte. Gli abitanti della frazione perugina si sono mossi per mettere fine all’incubo

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di Gabriele Ripandelli

Avere paura anche in casa propria. A Balanzano, frazione di Perugia, dal 4 ottobre sono iniziati una serie di furti nella parte vecchia del paese. In media, tra riusciti e tentati, si parla di due colpi a notte. Per monitorarli basta andare nel gruppo Facebook «Noi di Balanzano» dove gli abitanti il giorno raccontano quanto successo durante la notte. Sembra di vivere le dinamiche del famoso gioco di società Lupus in Tabula: la notte accadono i fatti e il giorno ci si interroga su di chi possa essere la mano dietro al tutto. La grande differenza è che per la frazione perugina non è un gioco e i furti sono veri quanto la paura che si portano dietro.

I fatti

La situazione a Balanzano è iniziata a essere preoccupante da fine settembre. Il 29 «tre ragazzine intorno all’età di 15/16 anni hanno danneggiato delle macchine andando in giro a rompere tergicristalli e con un bastone a spaccare i finestrini». Il giorno successivo si legge nel gruppo Facebook: «Passa un ragazzo giovane con una Panda bianca. Suona il campanello e chiede di un pacco. È passato a casa mia dicendo che forse aveva un pacco ma che magari si era sbagliato, è stato piuttosto sospetto. Aveva dei fogli scritti a penna e insisteva di voler entrare in casa chiedendo di una certa Giulia, non presente a casa mia». Fatti preoccupanti che però sono accaduti in una zona diversa da quella dei furti ma che lasciano intendere come la tranquillità a Balanzano manchi da diverse settimane. Arriviamo poi ai crimini in questione: «Martedì 4 ottobre e ieri sera, giovedì 6 ottobre, io e i miei amici abbiamo avvistato un uomo incappucciato che cercava di fare infrazione all’interno di una abitazione in Strada Borobò». Su quest’uomo descritto di grossa corporatura, che alcuni ragazzi del paese hanno notato rientrando da un compleanno, sono caduti i primi sospetti: «Probabilmente i complici dell’uomo hanno una Smart nera, nuovo modello, ma sfortunatamente non siamo riusciti a prendere la targa». Nella notte tra il 10 e l’11 ottobre furti in via Gilberto Govi: «Stanotte in ben due case, tra cui in quella dei miei zii, sono entrati i ladri. Dormivano e avevano l’allarme rotto. Il cane ha iniziato a lamentarsi verso le quattro della mattina per cui i ladri saranno entrati qualche minuto prima. Sono riusciti a rubare però solo dei contanti. Nel mio campo abbiamo anche trovato una coperta con l’erba schiacciata come se qualcuno ci avesse steso la coperta e dormito su». Poi in Via Tiberina il 12 ottobre: «Questa notte vicino a Moda Sposi sono entrati i ladri. Non hanno preso nulla e hanno fatto solo un piccolo buco nella finestra». Meno fortunati la stessa notte gli abitanti in via Menchino Sbrena: «I ladri hanno provato ad entrarmi in casa. Per fortuna ho un buon sistema d’allarme e sono scappati ma alla mia vicina è andata peggio. Oltre a oggetti preziosi le hanno rubato pure le lenzuola appena stirate». Visti i numeri dei casi e la vicinanza tra loro è difficile pensare che possano essere stati compiuti da un cane sciolto. Più probabile che si tratti di una banda che ha scelto Balanzano come zona dove colpire a inizio ottobre. Un dettaglio da non trascurare è che le abitazioni colpite hanno un’uscita sul retro che dà verso il campo o verso la ferrovia.

Coesi nella paura

Il paese si è unito. Girando per le strade, si percepisce la paura nonostante i carabinieri siano più volte intervenuti e hanno assicurato che controlleranno ancora di più la zona. C’è chi ha messo una vite in più alla porta e chi ha sigillato le persiane. Chiavi e apri-cancelli non si vedono più dentro le macchine. Mercoledì è stata avvistata una signora che ha lasciato non pochi sospetti: «Abito in una strada chiusa con sole due case dove ci passano praticamente solo le persone che vogliono raggiungerle o le signore anziane che usano il sottopassaggio per andare a fare spesa – ci racconta una cittadina – Verso le 12.30 una signora guardava dentro il cancello del mio vicino e quando ha capito che l’avevo notata ha fatto dei movimenti strani. Dice che ha perso il suo cane ma sembra non ricordarsi nome, colore o razza. Era insolitamente tranquilla e non voleva evidentemente parlare con me. Ha poi fatto capire di sapere che in queste case tutti abbiamo l’allarme. Due strade più sotto hanno incontrato la stessa signora alle 4 di pomeriggio».. La sensazione generale è quella di sentirsi sotto assedio. C’è paura di stare in casa e viene amplificata dal non avere idea di chi si nasconda dietro questi fuori. Alcuni ragazzi fino alle due o alle tre stanno in giro con le macchine per controllare che nessuno provi a entrare nelle case. L’idea è quella di organizzare una riunione di paese per capire come muoversi: «Vista la situazione, non sarebbe il caso di incontrarci e cercare una soluzione?».

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