I video delle ‘baby gang’ diventano virali: spunta una pistola. Indagini in corso

Le immagini arrivano da Umbertide e Città di Castello: ora sono al vaglio degli inquirenti. Genitori preoccupati

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Per il momento ci sono soprattutto dei video su cui indagare. Ma bastano per far nascere ad Umbertide (Perugia) un diffuso senso di paura per la presenza di una baby gang, forse due, che scorazza indisturbata nella zona della stazione ferroviaria. Si parla di due gruppi che si fronteggiano, uno dei quali proveniente da Città di Castello. E la magistratura sta indagando.

Nel parco

Video virali

Le immagini corrono veloci da un cellulare all’altro, caricate sui social senza la minima censura. Segno che i ragazzi o sono del tutto ‘incoscienti’ o sono molto sicuri di sé. O entrambe le cose. In uno dei filmati si vede una pistola – forse giocattolo ma senza tappo rosso – che viene scarrellata come se si stessero preparando ad un agguato; poi colpi sparati in aria, distintamente uditi in città.

Riconoscibili in volto

Atteggiamenti da boss

In un altro sembrano contare dei soldi. Un bel malloppo di banconote da 50 euro. Dalle voci che si percepiscono, i giovani sono italiani e stranieri. Si atteggiano a boss, scimmiottando ciò che forse avranno visto in qualche serie tv. Ma oltre ai video ci sono già le prime testimonianze: si parla di due gruppi, forse rivali. Si intravedono i vagoni dei treni Fcu e in un dei video si riconosce la sala d’attesa della stazione di Umbertide. Lo stile è quello veloce e cadenzato delle stories che tanto vanno in voga di questi tempi.

Indagini in corso

Le immagini ora sono al vaglio dei magistrati, ma intanto, dal deepweb sono finite ai media mainstream, riprese dai principali telegiornali e dai siti di informazione, innescando la spirale della preoccupazione nei residenti. Che ora chiedono si faccia presto a capire, perlomeno, se si tratti di una minaccia o solo dell’ennesima stupida bravata di ragazzini annoiati.


Le immagini (da Tevere Tv)


«A Terni c’è una ‘baby gang’ che terrorizza e deruba i giovani»

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