Il Caos di Terni ospita le riscritture del mito nel contemporaneo

Al teatro Secci, dal 21 al 23 aprile, l’attuazione del progetto con quattro messe in scena

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«Un’occasione di dialogo e riflessione sulla possibilità di esprimere a teatro una situazione di esperienza tragica in questa realtà contemporanea dove la realtà è molto più impattante della finzione. Gli spettatori della tragedia erano spettatori consapevoli, conoscevano i miti, e la tragedia metteva in azione i miti, cioè le storie che interessavano la loro vita nelle diverse situazioni politiche sociali religiose. Riescono ancora a parlarci quei miti e siamo pronti a confrontarci con loro? Mettere in scena il mito in una riscrittura forse è questa una possibilità di ascolto e dialogo?». Tutto questo verrà affrontato nei tre giorni di attuazione del progetto che ospiterà, al teatro Secci di Terni dal 21 al 23 aprile, quattro messe in scena di riscritture del mito: Medea e Giasone, Antigone, Elena, Ricordando Tebe, nella visione di registi del contemporaneo Aurelio Gatti, Flavio Cipriani, Stefano Napoli e del maestro Eugenio Barba.

Riscrivere il mito nel contemporaneo

«Affronteremo la problematica indicata in un dialogo ‘riscrivere il mito nel contemporaneo’ – spiega Flavio Cipriani, direttore del centro studi nazionale della Uilt, responsabile artistico di K.T.M. Killthemuseum – con ospiti Gerardo Guccini dell’Università di Bologna, Lorenzo Mango dell’Università di Napoli, Dario La Ferla I.N.D.A. Siracusa, il maestro Eugenio Barba. Quest’ultimo, alla fine del dialogo, intratterrà i presenti in una conferenza appassionata ed appassionante ‘L’eterno ritorno del mito’. Altro evento previsto in cartellone è la presentazione del work in progress in anteprima nazionale di ‘Ricordando Tebe’ regia del maestro Eugenio Barba con Julia Varley. Un dialogo sarà dedicato al teatro ad interazione sociale con interventi di realtà a livello nazionale e la partecipazione di Vito Minoia, direttore della rivista europea Catarsi teatri della diversità, di Dario D’Ambrosi del Centro teatro patologico di Roma, di Paolo Manganiello dell’Università della Tuscia, di Mariagiovanna Rosati Hansen, con la costante presenza di Gerardo Guccini, Lorenzo Mango e Dario La Ferla. Questo incontro in contemporanea con il laboratorio di teatro-danza sul corpo sociale condotto da Dario La Ferla, coreografo terapeuta.

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