«Il caso Pamela come quello di Meredith»

Omicidi di Macerata e Perugia, parla il vescovo della città marchigiana Nazzareno Marconi: «Entrambi ci hanno fatto aprire gli occhi»

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«Per certi versi il caso Pamela Mastropietro è stato come quello di Meredith Kercher». C’è ancora sgomento a Macerata per la barbara uccisione della 18enne romana – indagini tuttora in corso – e a parlarne in un’intervista concessa all’emittente Tv2000 è stato il vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia Nazzareno Marconi, nativo di Città di Castello.

Meredith Kercher

«Ci hanno fatto aprire gli occhi» Mons. Marconi ha tracciato una linea d’unione tra l’efferato delitto della 21enne studentessa inglese a Perugia nel 2007 e la morte della Mastropietro: «Vengo dall’Umbria – le parole del vescovo – e conosco bene la situazione di Perugia. Per certi versi il caso Pamela è stato un po’ come quello di Meredith. Ci ha fatto aprire gli occhi su delle cose che si erano complicate nella nostra vita e non l’avevamo percepito».

Droga e università «Macerata – ha aggiunto – si trova vicino alla costa e abbiamo 11 mila studenti universitari. Qui ha iniziato a penetrare lo spaccio della droga, ha portato i giovani a essere sotto attacco e a trovare la soluzione facile per gli sbandati. Occorre chiedere scusa ai ragazzi come Pamela che abbiamo lasciato cadere nella droga e non abbiamo saputo trarre fuori; chiedere scusa alle persone che accogliamo ma che poi non sappiamo integrare. Dipende da loro e da noi. E infine chiedere scusa ai giovani che hanno voglia di cambiare questo mondo e noi gli proponiamo – ha concluso il vescovo – solo di schierarsi da una parte e dall’altra».

 

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