Il jihadismo in Italia nel libro di Bergoglio Errico: presentato a Perugia

L’evento si è tenuto venerdì nella sala della Vaccara

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Tutte le facce del jihadismo nazionale, attraverso la raccolta e lo studio dei procedimenti giudiziari nell’arco di un decennio: presentato venerdì a Perugia ‘Anatomia del jihadismo in Italia’ di Francesco Bergoglio Errico, ricercatore Ercor e security analyst, già fondatore e direttore di Monitoring Jihadism Project. Un’opera unica per la mole di dati che rappresenta l’analisi più esaustiva sul tema e un vademecum per gli addetti ai lavori.

I presenti

Hanno partecipato alla presentazione del libro, con l’autore, Carlo Biffani (security, investigations and intelligence senior consultant e membro di CTS Cisint) e Damiano Greco (analista geopolitico e mediatore culturale). Ha moderato Roberta Colombo, autrice e responsabile della sezione articoli e papers del Centro studi criminalità e giustizia. Ha aperto i lavori Sarah Bregante, presidente del Centro studi, con i saluti istituzionali degli assessori comunali Edi Cicchi e Leonardo Varasano.

Il libro e il ruolo di Monitoring Jihadism Project

‘Anatomia del jihadismo in Italia’ rappresenta una ricerca unica nel panorama nazionale. Il volume riempie il vuoto preesistente di studi fattuali sul tema. Si basa su dati giudiziari che permettono di esplorare le dinamiche delle organizzazioni terroristiche dal punto di vista quantitativo e qualitativo. L’opera fa capo a Monitoring Jihadism Project, il progetto dell’autore Francesco Bergoglio Errico che dal 2018 si occupa di raccolta dati giudiziari evidence-based nell’arco temporale 1993-2023. Ad oggi sono stati raccolti 540 profili per un totale di 12 mila pagine di materiale giudiziario analizzato.

L’autore

Francesco Bergoglio Errico si è laureato in scienze geografiche all’università di Genova, in antropologia culturale ed etnologia all’università di Bologna e successivamente ha ottenuto il master di II livello in geopolitica e sicurezza globale all’università La Sapienza di Roma. Ha frequentato specifici corsi sul terrorismo e jihadismo, nonché sul processo di radicalizzazione. Dopo esser stato analyst of emerging challenges per la NATO Defense College Foundation è attualmente senior research analyst presso l’International Counter Terrorism Youth Network. Ricopre la figura di antropologo per il gruppo criminologi volontari nella casa circondariale Rebibbia di Roma, dove svolge colloqui di sostegno ai fini della rieducazione sociale dei detenuti. È ricercatore presso la European Foundation for Democracy di Bruxelles, nonché membro dell’European Expert Network on Terrorism Issues – Federal Criminal Police of Germany. Infine collabora con il gruppo di ricerca dell’European Eye on Radicalization.

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