‘Il pane in tasca’: una storia di dolore, di amore e di rinascita

Susanna Mancinelli Degli Esposti nel suo libro autobiografico ripercorre i duri anni dell’anoressia e il ritorno alla vita nel segno dell’arte

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Si intitola ‘Il pane in tasca’ l’ultimo libro – autobiografico e in cui Ester è l’alter ego dell’autrice – dell’insegnante e scrittrice ternana Susanna Mancinelli Degli Esposti (Pav Edizioni).

Un libro toccante

«Il libro – spiega l’autrice – si apre si apre con i ricordi di quando, durante il quinto anno di liceo, un malessere che si era andato sviluppando in me fin dalla prima adolescenza, esplode in un disturbo che né io né i miei famigliari, in principio, riconosciamo come anoressia. Il passato mi risucchia nel suo vortice e, in prima persona, inizio a narrare l’inferno in cui rapidamente precipito. La serenità che mi aveva caratterizzata da bambina, quando vivevo nel mio mondo fatto di disegni, poesie e sogni è completamente sparita. Anche la ‘cosa speciale’ che credevo esistesse in me, è sparita ed ora, a soli diciotto anni sento che la vita mi sfugge senza che io riesca a viverla come vorrei. Dalla mia fantasia non nascono più sogni, tutto ciò che un tempo era fonte di piacere, come il contatto con la natura, la lettura di un libro o la compagnia dei miei amici più cari, mi è ormai insopportabile e la mia vita si trasforma rapidamente in una serie di giornate che scorrono con un ritmo ossessivi, in una dimensione sempre più somigliante a quella di un incubo. Il mio corpo è ormai una zavorra pesante che odio e disprezzo e che, lucidamente, ho deciso di distruggere per poter riconquistare la purezza e l’amore di mio padre, che temo di aver perso nel momento in cui l’adolescenza mi ha deprivato della grazia infantile. Quando la mia condizione sembra ormai disperata ed i miei genitori temono di perdermi, un casuale tentativo di dipingere un quadretto per regalarlo a mio padre è come un raggio di luce che squarcia il buio dove ormai mi trovo da tempo. Il mondo di immagini e colori che scaturisce dalla parte più profonda di me nel momento in cui prendo il pennello in mano, libera la mia mente dal dolore ed io sento, improvviso e prepotente, il desiderio di tornare a vivere. Tutto è cambiato ed io chiedo ai miei genitori che, disperati, hanno deciso di contattare una clinica, di darmi fiducia, perché sono certa di non voler più morire. Negli anni che seguono, durante i quali porto avanti i miei studi universitari – prosegue Susanna Mancinelli Degli Esposti -, devo ingaggiare una dura lotta con le forze oscure che mi impediscono di tornare alla normalità come vorrei. La ritualizzazione dei pasti, l’impossibilità di mangiare di fronte ad occhi estranei, la depressione che spesso mi fa precipitare in un baratro oscuro, mi imprigionano in un’esistenza dai ritmi forzati ed ossessivi dove vado avanti faticosamente, sostenuta dall’amore immenso dei miei genitori. Questo cammino doloroso, mi costringe a ripercorrere la mia infanzia di bambina serena, gli anni inquieti della mia adolescenza e, soprattutto, il rapporto controverso con mio padre, di cui, ora, in preda ad un impulso maniacale, controllo ossessivamente ogni pasto. Dopo tanti ricordi, il ritorno al presente mi vede quasi cinquantenne, nella casa dove giocavo spensierata da piccola e le cui pareti sono piene dei quadri che mio padre, negli anni, incorniciava con devozione appena io li terminavo. Tante cose sono successe dopo gli anni della mia anoressia. Attraverso la pittura, lentamente, sono tornata a quella normalità che tanto desideravo ed ho sviluppato un profondo rispetto per il mio corpo di cui amo le forme uniche e irripetibili. In tutte le tappe più importanti della mia vita, mia madre mi è stata accanto e mi ha sostenuta ed ora che è appena scomparsa io mi sento fragile e smarrita come una pianticella senza radici. Ma la catena di amore che ha legato ogni giorno della mia esistenza non si interrompe. Mio padre, la cui mente straordinaria vaga ormai lontano da noi, è solo ed indifeso e sarò io ad accompagnarlo, con infinito amore, nel tratto di cammino che lo separa da mia madre».

Susanna Mancinelli Degli Esposti

L’autrice

Susanna Mancinelli Degli Esposti, dopo essersi laureata in lingue e letterature straniere presso l’università di Firenze, ha iniziato da subito ad insegnare inglese nella scuola secondaria di secondo grado ed è stata immessa in ruolo nel 1993, come vincitrice del concorso a cattedre del 1991, da lei effettuato in Lombardia. Nel corso degli anni, parallelamente alla sua professione, ha sempre coltivato la passione per la scrittura e per la pittura. Attualmente insegna presso l’ITT ‘Allievi’ di Terni.

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