Il Pd torna a parlare di lavoro e welfare

Terni, incontro promosso da ‘Piazza Democratica’ con il professor Romano Benini, i sindacati confederali e il vice presidente della Regione

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Un incontro promosso dal comitato ‘Piazza Democratica’ per riattivare quel dialogo con le parti sociali, spesso interrotto fra diatribe interne e passaggi politici non sempre felici, nel tentativo di ripartire con nuove energie. E l’auspicio dei promotori è che il congresso del prossimo 3 marzo rappresenti uno spartiacque fra il Pd degli ultimi mesi e quello che sarà.

Relatori

È quello che si è tenuto lunedì pomeriggio all’hotel Valentino di Terni che, incentrato su lavoro e welfare, ha messo a confronto un esperto di primo piano come il professor Romano Benini (docente di politiche del lavoro, scrittore e giornalista economico) con Attilio Romanelli (segretario della Cgil di Terni), Riccardo Marcelli (segretario della Cisl Umbria), Mario De Angelis (Uil Terni) e il vice presidente della giunta regionale, Fabio Paparelli.

I temi

Formazione, produttività del lavoro, crisi del territorio e rapporto con istituzioni e realtà produttive transnazionali, ma anche il confronto impietoso con una realtà – quella ternana – segnata da un’età media sempre più alta e sempre meno nascite, gli effetti del reddito di cittadinanza e grandi vertenze aperte. Su tutti questi aspetti ciascuno ha espresso il proprio punto di vista – diverse le assonanze fra le sigle sindacali – con il supporto di un’analisi di altro profilo come quella del professor Benini e il punto di vista ‘politico’ – ma pure operativo – dell’assessore regionale alle attività produttive ed alle politiche del lavoro.

La presa di distanza

L’intento non sarà polemico, ma l’effetto è quello: sull’evento di lunedì giunge una nota della segreteria comunale del Pd di Terni che, semplicemente, prende le distanze. «Senza nessun intento polemico – si legge – bensì per rispetto nei confronti dei militanti e di chi crede ancora nel Pd vorremmo precisare che di Pd ce n’è uno solo e pur nel rispetto della pluralità interna teniamo a sottolineare che l’iniziativa svoltasi presso l’hotel Valentino non rappresenta l’unitarietà del partito. Appare perfino paradossale che chi non partecipa alla vita degli organismi da tempo, arrivi ad assumersi addirittura il diritto di dettare linea e contenuti in iniziative di corrente, senza porsi nemmeno il dubbio di condividere un percorso con gli organismi democraticamente eletti. In ultimo proprio in riferimento al tema del lavoro e alla specificità umbra si facciano meno proclami e si lavori di più». E, come dice qualcuno, il clima è sereno.

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