di Fra.Tor.
«Signorina, mi hanno chiamato dalla segreteria dell’università: qualcosa è andato storto e la sua laurea non è valida. Deve ripetere la discussione della tesi». Fortunatamente, però, era solo uno scherzo, anzi una sorpresa. Lo scorso mese di gennaio a Morcella, una frazione del comune di Marsciano (Perugia), Danilo ha voluto stupire la sua fidanzata Eleonora facendole rivivere l’esame di laurea di 11 anni fa che, per un problema in famiglia, aveva rinunciato a festeggiare, nonostante fosse un traguardo sudato e per lei molto importante.
Il rammarico
«Da quando, alcuni anni fa, mi sono fidanzato con Eleonora – racconta Danilo – l’ho sempre sentita raccontare la sua laurea con molta tristezza. Purtroppo quel periodo per lei non è stato facile, ma nonostante avesse grandi problemi in famiglia è riuscita comunque a portare a termine il suo percorso di studi, fino alla tanto sudata laurea in scienze politiche. Tutto questo, però, senza poter festeggiare. In quel momento non era proprio il caso. Mi sono sempre ripromesso che le avrei regalato il suo giorno speciale e con l’aiuto dei nostri amici e parenti e del vice sindaco di Marsciano, Andrea Pilati, finalmente ce l’ho fatta».
Una piccola bugia
Danilo ha dovuto dire una piccola bugia però. «Quella sera le ho chiesto di vestirsi elegante perché l’avrei portata a teatro. Una volta arrivati, però, l’ho accompagnata al lato e l’ho fatta entrare da una piccola porticina dove solitamente entrano gli artisti e si accede alle quinte. Le ho fatto salire le scale e l’ho accompagnata sul palco dove ad attenderla c’era il vice sindaco nelle vesti di un professore universitario che l’ha fatta sedere e le ha detto: ‘Signorina mi hanno chiamato dalla segreteria dell’università, qualcosa è andato storto, la sua laurea non è valida. Deve ripetere la discussione della tesi’».
Finalmente la festa
Dopo un piccolo imbarazzo «l’esame è iniziato ed Eleonora, seduta accanto a me davanti ad una platea piena di amici amici e parenti, ha risposto correttamente a tutte le domande. La discussione della tesi di laurea, anche questa volta, è andata per il meglio, il vice sindaco le ha fatto indossare la fascia con su scritto ‘laureata’, sua sorella la corona d’alloro e io ho potuto riconsegnarle l’attestato che fino ad oggi conservava in un cassetto. Mi ha promesso che lo incorniceremo e lo appenderemo al muro con orgoglio. Finalmente poteva iniziare la sua festa, quella che aveva tanto sognato, con un bel rinfresco e la consegna delle bomboniere a tutti i presenti».
