Il ruolo degli infermieri nella ‘nuova sanità’

Se ne parla sabato sera a Tef Channel in ‘Medicina e Società’. Ospiti Marta Pastorelli e Mario Amico dell’ospedale di Perugia

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‘Il ruolo dell’infermiere nella sanità che cambia’ è il titolo della puntata di ‘Medicina e Società’ in onda su Tef Channel sabato 7 aprile alle ore 22 ( piattaforma Sky 831).

Ospiti professionisti dell’azienda ospedaliera di Perugia, Mario Amico (coordinatore infermieristico presso la struttura di medicina vascolare e d’urgenza) e Marta Pastorelli (infermiera del blocco operatorio). «Nel passaggio dal XX al XI secolo si è assistito ad un grande cambiamento del sistema assistenziale – anticipa il dottor Amico -, le persone che si rivolgono per necessità al sistema sanitario sono decisamente più consapevoli dei loro diritti, in termini di salute e di presa in carico dei bisogni assistenziali. Ne consegue che la relazione d’aiuto prevede una efficace comunicazione paziente-professionista».

Questo nuovo approccio legato ad una crescente necessità di un servizio efficace, ha incentivato l’aggiornamento dei professionisti che operano in sanità e dei modelli di cura. Il personale infermieristico conta su una lunga storia di risultati, grazie alla formazione universitaria e ai agli aggiornamenti che hanno consentito di adeguarsi alla cultura sanitaria in evoluzione. Gli ospiti della trasmissione condotta da Mario Mariano, si soffermano sull’importanza dell’accoglienza e dell’umanizzazione delle cure, basata sulla comunicazione empatica.

Il ruolo dell’infermiere Marta Pastorelli sostiene infatti che, nel delicato momento che precede un intervento di chirurgia, l’infermiere deve mettersi in gioco ed integrare in modo strutturato le informazioni da fornite al paziente: «In un’epoca in cui la qualità dell’assistenza è un cardine fondamentale per rendere competitivi i servizi sanitari, diventa indispensabile che il professionista offra risorse e aiuto qualificato». Mario Amico sottolinea: «Se in passato il cittadino si approcciava con fatalismo alla soluzione dei suoi problemi di salute, oggi, con la consapevolezza della conoscenza, chiede – a ragione – tutto il possibile dalla scienza e dalla organizzazione sanitaria».

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