È umbra la patente per l’esoscheletro

In un centro di Umbertide si sperimentano terapie riabilitative all’avanguardia: una signora potrà ora finalmente alzarsi dalla carrozzina senza fisioterapista

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Dopo dieci anni, Tiziana, che dal 2008 si muove con la carrozzina, potrà stare a casa in posizione eretta. Lo farà grazie a un esoscheletro, supporto ormai utilizzato da qualche anno come sussidio alla fisioterapia riabilitativa, ma che finora poteva essere utilizzato solo in appositi centri. Tiziana invece lo porterà a casa, dopo aver preso il ‘patentino’ per utilizzarlo fra le mura domestiche. È la prima in Italia. E questo miracolo accade in Umbria.

Primi in in Europa

Tiziana Furiosi (screen Rai)

Tiziana Furiosi è una paziente dell’Istituto Prosperius Tiberino di Umbertide, in provincia di Perugia, uno dei punti di riferimento nella neuroriabilitazione robotica, tanto da essere stato il primo centro in Europa a dotarsi di un esoscheletro. «Siamo stati i primi a fare training per consentire ai pazienti che usano l’esoscheletro di utilizzarlo anche a casa – spiega all’Agi Paolo Milia, responsabile di Riabilitazione Neurologica – l’obiettivo di questa tecnologia è proprio quello di riuscire a utilizzare la macchina come fosse una carrozzina, nella vita di tutti i giorni».

Record tutto umbro

Il particolare tipo di esoscheletro usato da Tiziana è costruito in modo che il paziente non ne avverta il peso (appena 13 chili) e possa indossare le sue scarpe e muoversi su terreni differenti, in salita e in discesa. Tiziana, originaria di Cagli, nelle Marche, ha ormai a Umbertide una seconda casa: è stata una dei primi pazienti a sperimentare quel primo robot, Ekso (più pesante e usato soltanto con l’aiuto dei fisioterapisti) e sarà la prima a portarsi a casa Indigo.

Non rassegnarsi mai

«Mi hanno messa in piedi e mi sono ritrovata all’improvviso alla stessa altezza degli altri. Nessuno ci avrebbe scommesso: ho visto le stelle. Da quel giorno non mi sono più fermata – dice Tiziana all’Agi – mi è scattata la molla per cui volevo dimostrare a me stessa dove potevo arrivare. Ho preso la patente, vado a fare spesa da sola. Faccio arrampicata, surf e parapendio. L’ importante è non rassegnarsi mai».

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