Inceneritore di Terni, ancora guerra su Acea

L’azienda mette fretta alla Regione sulla sua richiesta di aumentare i materiali da bruciare. Il M5S: «Con il nuovo Cda cambierà tutto. Noi lo spegneremo»

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Forse c’è stata quella che in gergo si definisce ‘carenza di comunicazione”, ma il fatto è – oltre che grave – curioso: proprio mentre a Terni il Movimento 5 Stelle annunciava: «Chiuderemo l’inceneritore di Acea», a Roma il presidente della stessa Acea, Giovanni Vivarelli, scriveva una letterina nella quale si legge che le sue intenzioni sono ben diverse.

LA LETTERA DI ACEA

La conferenza dei servizi Il presidente di Acea, in modo spiccio, ribadisce le proprie intenzioni (l’ampliamento delle tipologie di materiali da bruciare a Terni) e contesta lo slittamento della conferenza dei servizi in programma per il 19 aprile – «peraltro causato da un loro ritardo nell’invio di chiarimenti integrativi», fanno notare in Regione – che doveva esaminare la richiesta.

Le polemiche L’annuncio dato dal M5S ternano, peraltro, aveva provocato una polemica piuttosto serrata con il vice presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli: «E’ la vigilia di Pasqua e non me la sento di infierire – questo è il suo commento – ma mi sembra che i fatti parlino da soli».

«Confronto pubblico» Il capogruppo del M5S in consiglio comunale, Thomas De Luca, replica così: «Il consiglio di amministrazione di Acea attualmente in carica è quello voluto dal Partito Democratico. Non ci sorprende che ancora continui a seguire la volontà del partito degli inceneritori. A breve tutto ciò cambierà. Riguardo alle affermazioni del vicepresidente della giunta regionale Paparelli, proviamo solamente profondo imbarazzo per tanta saccenza immotivata. Paparelli ha svolto tutti i suoi mandati politici all’interno del partito degli inceneritori anteponendo nel migliore dei casi la disciplina di partito, al disastro sanitario ed ambientale di un intero territorio. Se il vice presidente della giunta regionale è così sicuro delle sue affermazioni sarebbe opportuno che accettasse il presente invito ad un confronto pubblico su questo tema».

«Chiuderemo gli inceneritori» Poi De Luca torna sul tema ‘chiusura’: «Lungi da noi voler in alcun modo proporre dietrologie di alcun genere eppure, proprio dopo il voto espresso dall’assemblea di Roma Capitale, prima il Ministro dell’ambiente è intervenuto sull’assessore Montanari sostenendo la necessità di un nuovo inceneritore a Roma, poi il consiglio di amministrazione di Acea, sempre quello nominato dal Partito Democratico, ha accelerato sulla richiesta di nuove autorizzazioni. Solo un caso molto curioso che conferma ciò che dicevamo ieri: la strada è piena di ostacoli posti da chi non vuole arrendersi all’idea che ci sono territori che non vogliono più essere calpestati. Si rassegnino tutti quanti: alla fine vinceremo e chiuderemo definitivamente la pagina dei tre inceneritori. Non permetteremo che Terni bruci i rifiuti dell’intera Umbria, come non permetteremo che a prendere decisioni politiche che riguardano la salute di migliaia di cittadini ternani, sia l’ingegnere di una multiutility. Ognuno al suo posto».

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