Incidente in grotta, ferita donna di Terni

Katia Blasi è stata recuperata dopo diverse ore dal Soccorso Alpino e Speleologico. Trasferita in ospedale a Rieti, è in buone condizioni

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Una giovane speleologa ternana – la 30enne Katia Blasi – è rimasta ferita in un incidente che si è verificato domenica pomeriggio durante l’esplorazione di una grotta – il ‘pozzo Eku’, uno dei ‘rami’ della grotta Sibille che si trova a una profondità di circa 150 metri – nella zona di Cittareale in provincia di Rieti. La giovane si è infortunata ed è rimasta bloccata per ore – in pratica dalle 18 di domenica pomeriggio alle 8 circa di lunedì mattina- all’interno della grotta.

LE FOTO DEL SALVATAGGIO

I primi soccorsi Immediate le operazioni di soccorso e assistenza, grazie anche alla presenza di sul posto di tecnici e un medico del Soccorso Alpino che hanno avviate le operazioni e consegnato alla donna – sempre cosciente durante l’intervento – beni di prima necessità.

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In salvo La speleologa – definita esperta – è stata stabilizzata dal medico che si trovava con lei, insieme ad altri speleologi del gruppo Grotte Pipistrelli del Cai di Terni. Poco prima delle 8 di lunedì mattina, un tweet del Cnas (il corpo Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), i cui operatori hanno operato sul posto, ha annunciato: «Infortunata riportata in superficie, in corso trasferimento al campo base con barella portantina». Poi il trasporto in ospedale, a Rieti.

Il terremoto Durante le lunghe e laboriose operazioni di recupero andate avanti per diverse ore – «Solo per uscire dalla grotta è servita almeno un’ora», spiega il presidente del Soccorso Alpino Umbria, Mauro Guidicci, presente sul posto – nella zona di Cittareale, alle 2.31 di notte, è stata registrata anche una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 che ha rischiato di creare ulteriori problemi. Nell’incidente Katia Blasi ternana non avrebbe riportato alcuna frattura ma solo problemi ad un ginocchio – dolorante e che non era in grado di muovere – e le sue condizioni vengono definite comunque ‘buone’. L’intervento congiunto è stato realizzato dai volontari del Soccorso Alpino di Lazio, Umbria e Abruzzo.

14 ore I soccorsi sono andati avanti per circa 14 ore e a chiarire come questo sia il tempo necessario per attuare un intervento del genere, è un volontario: «Il soccorso in grotta richiede molto tempo. Se avessero dovuto allargare i passaggi con i disostruttori, ci sarebbero voluti anche due o tre giorni… Ma tutti erano tutti consapevoli della situazione ed hanno operato con la necessaria pazienza».

Il sindaco «Mi sono recato immediatamente sul posto e coordinato con i soccorritori. Stiamo monitorando la situazione, che è sotto controllo, e abbiamo piena fiducia nelle forze in campo che stanno operando in queste ore l’intervento di salvataggio». È quanto ha detto il sindaco di Cittareale, Francesco Nelli.

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