Inquinamento a Narni: «Ecco cosa serve»

Per il 3° anno di fila sarà superato il numero di sforamenti delle polveri sottili, l’assessore Morelli: «Occorroni azioni di area vasta. Bretella allo Scalo? Soluzione non definitiva»

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Non solo Terni. Il problema inquinamento coinvolge anche il territorio di Narni – in particolare allo Scalo – e l’assessore all’ambiente, Alfonso Morelli, è chiaro in merito: «Per il terzo anno consecutivo registreremo il superamento del numero di sforamenti delle polveri sottili. Se si vuole affrontare il tema seriamente è ora di prendere provvedimenti concreti di area vasta che vadano ad incidere fortemente anche sul modello di mobilità urbana di persone e merci e su interventi di miglioramento dei sistemi di climatizzazione».

Alfonso Morelli

Sforamenti e area Per Morelli il problema «non è localizzato, ma diffuso su tutta la conca ternana. Un dato che sembra consolidarsi in quanto dobbiamo fare i conti con il cambiamento delle condizioni climatiche che non garantiscono più un’adeguata pulizia dell’aria. L’attuale assetto orografico nel ricircolo dell’aria – precisa – incide fortemente ed inoltre c’è un incremento costante sia dell’utilizzo dell’auto privata che del ricorso a biomasse come combustibile per il riscaldamento domestico. Tutto questo in un’area a vocazione industriale. Insieme al Comune di Terni è in elaborazione, e ormai ad uno stato avanzato, una pianificazione strategica che va in questa direzione. La Regione dell’Umbria sta inoltre ridefinendo i termini di un’indagine epidemiologica per poi andare a pianificare delle azioni mirate per il miglioramento sanitario ed ambientale. Oltre alla pianificazione però servono risorse economiche importanti perché parliamo di provvedimenti strutturali che non possono minimamente essere immaginati a costo zero».

La bretella In riferimento alla situazione di Narni Scalo, Morelli specifica che «sappiamo benissimo della necessità di realizzare una bretella parallela alla ferrovia per alleggerire il traffico e su questo il Comune sta attuando tutti gli sforzi per trovare le condizioni di realizzazione. Non illudiamoci tuttavia che sia la soluzione definitiva perché per avere benefici concreti deve migliorare tutto il sistema conca. Ci saranno infatti comunque migliaia di auto che attraverseranno il centro abitato».

Manifesto della mobilità In conclusione l’assessore all’ambiente, in tal senso, evidenzia che «presenteremo anche un manifesto della mobilità, dove andremo a definire le linee di indirizzo per attuare in tempi medio-brevi un modello alternativo e sostenibile che sappia incentivare la mobilità dolce e pubblica. In tutto questo ragionamento non dimentico ovviamente il sistema industriale. In questo settore – conclude – esiste già una legislazione severa che si muove secondo una logica di miglioramento ambientale ed inoltre la recente pianificazione energetica regionale impone importanti limiti emissivi per il settore industriale».

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