Intervento innovativo all’ospedale di Terni

Il dottor Ferilli: «Grazie alle tecniche mininvasive endovascolari, in una paziente 70enne, è stata sostituita l’aorta, dal collo alla biforcazione iliaca, in tre fasi chirurgiche»

Condividi questo articolo su

di Fra.Tor.

Diretta dal dottor Fiore Ferilli, l’equipe di Chirurgia vascolare dell’Azienda ospedaliera di Terni, ha recentemente messo a punto un intervento che rappresenta una nuova e importante frontiera per il trattamento degli aneurismi dell’aorta toraco-addominale.

L’intervento è stato eseguito su una donna di 70 anni, in buone condizioni generali, portatrice di un aneurisma dell’aorta addominale di oltre 50 millimetri e un altro aneurisma di 60 millimetri dell’aorta toracica, nel tratto di passaggio toraco-addominale che interessava anche le arterie che forniscono sangue a tutti gli organi addominali, reni compresi. È stato evidente fin da subito che tale patologia richiedeva la sostituzione completa dell’aorta, dal collo fino alla biforcazione delle arterie iliache che forniscono sangue agli organi posti nel piccolo bacino ed agli arti inferiori.

L’INTERVISTA AL DOTTOR FIORE FERILLI – IL VIDEO

Il dottor Fiore Ferilli

La tecnica «Questo intervento, eseguito con tecniche tradizionali di chirurgia esclusivamente aperta – spiega il dottor Ferilli -, è gravato da una mortalità di circa il 40% e da un elevato tasso di complicanze multiorgano molto invalidanti. La soluzione adottata, invece, è consistita nel graduare il trattamento in tre tempi al fine di ridurre i gravi rischi intra e postoperatori». Il primo intervento, eseguito con tecnica chirurgica mininvasiva, «ha permesso di sostituire l’aorta nel tratto compreso fra le arterie renali e la biforcazione iliaca. Dopo circa 40 giorni è stato eseguito, con tecnica endovascolare, il secondo intervento in cui è stata posizionata una protesi nell’aorta toracica subito dopo l’arco aortico, per predisporre le condizioni necessarie per il terzo e decisivo intervento eseguito, dopo altri 30 giorni, in collaborazione con i radiologi interventisti coordinati dal dottor Giovanni Passalacqua e con l’assistenza dell’equipe anestesiologica coordinata dal dottor Stefano Pelloni».

La protesi Nel posizionare la protesi, aggiunge il dottor Ferilli, «che ha definitivamente escluso la sacca aneurismatica toraco-addominale e quindi rimodellato l’intera aorta, sono stati rivascolarizzati tutti i vasi che provvedono a portare il sangue agli organi intraaddominali. In tal modo è stato possibile sostituire praticamente quasi tutta l’aorta toracica e tutta l’aorta addominale consentendo la dimissione della paziente dopo pochi giorni, in assenza di complicanze e in condizioni generali che hanno consentito alla paziente di tornare rapidamente in famiglia alle sue normali occupazioni».

Nuove tecnologie Con questo intervento, che è stato possibile grazie alle disponibilità di nuove tecnologie, alle particolari tecniche mininvasive endovascolari e alla competenza del personale medico e paramedico formatosi nell’ospedale ternano nel corso degli anni, la struttura diretta dal dottor Fiore Ferilli, in attesa di poter avere a disposizione – il prossimo anno – una sala chirurgica e angiografica cosiddetta ibrida, ha dimostrato di essere già oggi un punto di riferimento nel centro Italia per il trattamento delle gravi lesioni aneurismatiche dell’aorta toracica e addominale.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli