Terni, iter palasport: nuova fase in arrivo

Lunedì prevista l’approvazione in consiglio della procedura semplificata dell’Osl. Comune prova ad accelerare e chiudere entro 2019 le questioni pendenti: costi alti per impiantistica nuovo mattatoio, caccia a finanziatori

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È un’approvazione rilevante quella in arrivo lunedì pomeriggio a palazzo Spada. Un passo fondamentale – salvo clamorosi avvenimenti dovrebbe avvenire, in mattinata è inoltre prevista l’audizione in III° commissione consiliare della presidente dell’Organo straordinario di liquidazione Giulia Collosi – anche per l’iter di realizzazione del nuovo palasport di Terni, sul quale sono ancora in fase di studio e sviluppo diverse questioni dopo l’apertura delle buste tecniche ed economiche facenti capo alla Salc S.p.A. di Simonpietro Salini: il consiglio comunale sta per dire sì alla richiesta dell’Osl per la procedura semplificata in merito al dissesto finanziario e la necessità di pagamento dei debiti certificati. Uno step utile per accelerare – sempre che tutto fili liscio in tutte le ‘partite’ aperte, che poche non sono – il processo di riqualificazione dell’area del Foro Boario.

L’OSL CHIEDE LA PROCEDURA SEMPLIFICATA: DEBITO EFFETTIVO DI 40 MILIONI DI EURO. COME SI PROCEDE

L’ingresso del terreno individuato in strada di Tavernolo

Il mattatoio, caccia a gestore: costi alti per l’impiantistica 

Uno degli elementi da sistemare e non di poco conto è legato al mattatoio comunale. Di recente palazzo Spada ha perfezionato un cosiddetto atto aggiuntivo per prolungare – fino al 31 dicembre – la gestione della Butcher Service e preparare così una gara europea per l’affidamento della nuova struttura: salvo cambi di programma a realizzarla sarà per circa 600 mila euro la Salc, ma solo a livello strutturale. Il problema riguarda la parte impiantistica, definita dal Comune «complessa e costosissima perché tutta in acciaio inossidabile»: per questo motivo si sta verificando se ci sono imprese interessate al finanziamento anche del lato tecnologico del nuovo mattatoio e soprattutto a gestirlo per un determinato numero di anni. Per quel che concerne il centro comunale raccolta rifiuti in strada di San Martino stanno proseguono i colloqui con l’Asm per il trasferimento dall’altro della ferrovia: sarà possibile accedere dal lato del cimitero urbano.

L’ATTO AGGIUNTIVO PER LA GESTIONE DEL MATTATOIO COMUNALE

Il centro raccolta rifiuti in strada San Martino

Altra partita, il mercato ortofrutticolo

Non è una novità che il Comune voglia ‘accorparlo’ al nuovo mattatoio nella stessa area per creare in questo modo un unico parcheggio. Erano due le aree di proprietà comunale individuate e inserite nel progetto preliminare per la realizzazione: un terreno in strada di Tavernolo – siamo a pochi passi dal centro di finitura Ast e dalla Garofoli – per il mattatoio e l’altro in via Arnaldo Maria Angelini, non distante dalla sede di Confartigianato. L’idea è di fare tutto nel primo spazio seppur al momento non ci sia nulla di definitivo. Da ricordare che le attuali strutture  al Foro Boario non sono di proprietà del Comune che, invece, possiede l’area: dovranno essere abbattute dai gestori in essere; quest’ultimi potranno poi decidere se partecipare alla gara per la realizzazione del nuovo mercato. Finanziamenti? Anche in questo caso c’è da perfezionare il tutto. La fondazione Carit attende.

L’APERTURA DELLA BUSTA ECONOMICA

Il progetto preliminare 2016

Le tempistiche

Un puzzle ancora da definire e comporre per bene a poche settimane dall’ok del ministero dell’Interno per il bilancio 2018-2020 (seguirà il lavoro sul 2019-2020-2021 ed i consuntivi). «Mi auguro e credo che da qui a sei mesi l’aspetto del mattatoio, del centro raccolta rifiuti e del mercato ortofrutticolo siano tutti risolti. A quel punto si avvicinerà la data della consegna dei lavori e della posa della prima pietra», ha puntualizzato di recente l’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche. C’è poi il nodo – non secondario – della scelta delle attività sportive da far svolgere nel palazzetto. Se ne parlerà in una seconda fase. Focus sugli aspetti migliorativi – analisi punto per punto che deve fare il Comune – rispetto al progetto preliminare.

22 FEBBRAIO 2016, LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE

Piero Giorgini, il Rup per il palasport

Le progettazioni

Detto della procedura semplificata dell’Osl e delle varie problematiche da risolvere, seguirà – passaggio anche in giunta – la fase delle approvazioni riguardanti le progettazioni: «Il termine massimo per l’elaborazione e consegna di quella definitiva – è specificato nel disciplinare di gara – è di 120 giorni dalla data di stipula della convenzione, salvo giustificate proroghe; il termine massimo per l’elaborazione e consegna della progettazione esecutiva è di 90 giorni dalla data di approvazione del progetto definitivo, salvo giustificate proroghe». Lavori? «Termine massimo per l’ultimazione dei lavori è di 730 giorni solari consecutivi o altro termine inferiore proposto dall’aggiudicatario, decorrenti dalla data del verbale di consegna dell’area». Prima del 2023 non se ne parla.

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