La polizia municipale fa litigare i sindacati

A Terni, tutti, contro la Uil, ‘rea’ di essersi presa i meriti dei nuovi servizi di controllo

Condividi questo articolo su

Le elezioni per le Rsu sono state messe alle spalle da pochi giorni, ma il servizio di vigilanza che verrà svolto da due agenti della polizia municipale in coppia lungo gli assi del centro cittadino – piazza Dalmazia-via Carrara e piazza Tacito-corso del Popolo – fa comunque litigare i sindacati del comparto pubblico. Cgil, Cisl, Csa e Usb si scagliano contro la Uil, ‘rea’ di essersi auto-assegnata il merito «del primo risultato utile all’organizzazione interna della polizia municipale ed alla sicurezza dei cittadini».

‘Fuga in avanti’ Una questione di ‘cappelli’, in pratica. Con quello messo dalla Uil che, secondo le altre sigle, «inserisce un elemento gratuito di opacità nei rapporti sindacali. Quasi come se, invece di percorrere le vie contrattualmente previste, alla Uil Fpl fosse concessa dal dirigente della polizia municipale una scorciatoia nelle relazione sindacali. Quasi come se, invece di ascoltare gli indirizzi del sindaco o del consiglio comunale, il comandante tenesse maggiormente conto delle indicazioni fornite dal sindacato attraverso percorsi diversi».

Il percorso Secondo Cgil, Cisl, Csa e Usb – invece – «a tutti è ben noto che quella rivendicazione fa parte di un più ampio progetto di riorganizzazione del Corpo ed è frutto dell’assemblea sindacale dello scorso 17 marzo, i cui contenuti sono stati posti all’attenzione della terza commissione consiliare, della conferenza dei capigruppo e del sindaco, in occasione dell’incontro tenutosi il 23 marzo».

Primo passo Il nuovo servizio di controllo, che sarà attivo dalle 8 alle 20, secondo i sindacati «è importante ma non basta. Servono mezzi efficienti, nuovo personale e un’organizzazione interna diversa da quella attuale. Tutti elementi sui quali attendiamo risposte concrete». Poi la stoccata finale: «Invitiamo la Uil Fpl ad unirsi alla piattaforma rivendicativa, avendo ben chiari più gli interessi del Corpo e della città che non quelli della sua sigla sindacale».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli