La produzione di vino cala dell’8% in Umbria

La Coldiretti regionale: «Le condizioni attuali, però, fanno ben sperare per un’annata di buona qualità. Molto dipenderà da settembre»

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«La vendemmia 2016 in Umbria si attesterà intorno a 700 mila ettolitri circa di vino e di mosto, con un calo dell’8% rispetto all’anno scorso». A rendere noti i dati è la Coldiretti regionale sulla base delle previsioni Ismea, sottolineando però che «molto dipenderà dal mese di settembre, con le condizioni attuali che fanno ben sperare per un’annata di buona qualità».

In ritardo Le operazioni, causa gli eventi climatici dei mesi scorsi, «che hanno condizionato in parte anche la produzione – ricorda Coldiretti – registrano quest’anno un ritardo di circa una settimana». In Umbria, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat, la superficie vitata ammonta circa a 13 mila ettari, con oltre 11 mila aziende (dimensione media di poco superiore all’ettaro). Le esportazioni di vino umbro all’estero hanno sfiorato nel 2015 la quota di 30 milioni di euro, con un aumento di quasi il 10% in valore nel primo trimestre 2016, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (elaborazioni Coldiretti su dati Istat commercio estero).

Il territorio Il settore vitivinicolo «rappresenta al meglio la qualità delle produzioni agricole della nostra regione – sottolinea il presidente Coldiretti Umbria Albano Agabiti – che debbono essere sempre più valorizzate, a cominciare da una forte promozione unitaria e integrata sui mercati internazionali. A fronte di un incremento della concorrenza, gli strumenti per competere restano il territorio, l’appeal per il prodotto locale e la qualità. Un comparto importante – conclude Agabiti – che per ogni grappolo di uva raccolta, attiva ben diciotto settori di lavoro, dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi».

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