La resilienza de ‘lu ternanu’, esempio per Città di Castello

La pizzeria Express della famiglia Manni esiste dal 1967 ed ora ha riaperto i battenti dopo l’emergenza Covid

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83 anni Vincenzo, 77 Stefania. Da 53 anni lavorano a Città di Castello (Perugia) di cui sono uno dei simboli. Per tutti, la loro pizza è quella de ‘lu ternanu’ e mercoledì la ‘Pizzeria Express’ di corso Vittorio Emanuele ha riaperto i battenti dopo la chiusura obbligata dall’emergenza coronavirus. Con tanto di visita del sindaco Luciano Bacchetta e del’assessore al commercio Riccardo Carletti.

Le origini

La storia della famiglia Manni affonda le radici nel lontano 1962, a Roma, a due passi dalla basilica di San Paolo, quando Vincenzo, originario di Terni, e Stefania, nata nella capitale, iniziarono a impastare lievito e farina per poi trasferirsi a Città di Castello e aprire la ‘Pizzeria Express’ il 15 ottobre del 1967. Grande appassionato di calcio e tifoso della Ternana, Vincenzo ha sempre esibito in negozio bandiera e foto ricordo della mitica promozione in serie A dei rossoverdi di Corrado Viciani nel 1972, ma nel cuore ha sempre avuto anche i colori biancorossi del Città di Castello, grazie all’amicizia con il compianto storico del calcio tifernate, Siviero Sensini, che veniva in pizzeria con la squadra dopo ogni vittoria casalinga. «Oggi riapriamo nel rispetto di tutte le norme di sicurezza e delle distanze – spiegano Vincenzo e Stefania -, anche se qui tutte le raccomandazioni sull’igiene sono sempre state di casa, perché abbiamo sempre avuto il massimo scrupolo nel servire la nostra pizza, insieme al piacere di prepararla con ingredienti di prima qualità».

«Un bellissimo segnale»

«Vincenzo e Stefania riaprono per amore del loro lavoro e per amore di Città di Castello – sottolineano il sindaco Bacchetta e l’assessore Carletti -. Questa pizzeria rappresenta la storia della nostra città, perché per mezzo secolo tutte le generazioni di tifernati l’hanno frequentata da giovani e poi da adulti. La ripartenza di questi professionisti, che sono un0eccellenza della nostra comunità da decenni, è un bellissimo segnale perché dimostra come il desiderio tornare alla normalità sia davvero forte. Professionalità come quelle di Vincenzo e Stefania sono d’esempio in momenti come questi, in cui bisogna tirare fuori tutte le energie e le qualità, ma anche la passione e l’attaccamento al lavoro».

«La nostra vita»

«Noi non ce la facciamo a stare in casa, sono settant’anni che stiamo al pubblico – raccontano Vincenzo e Stefania -. Questa pizzeria è la nostra vita, da quando ci siamo trasferiti a Città di Castello non ci siamo più spostati, abbiamo riaperto anche per dare un contributo alla vitalità del centro storico e un messaggio di fiducia, soprattutto ai giovani, nel riprendere il cammino e andare avanti. Chi adesso è nonno, da bambino veniva a prendere la pizza qui».

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