La Uil Umbria riparte dal congresso nazionale con rinnovato entusiasmo

Le priorità sono giovani, pari opportunità e lotta alle disuguaglianze

Condividi questo articolo su

Lavoro di squadra, coesione e slancio nelle nuove iniziative: Uil Umbria ha abbracciato un cambiamento generazionale che ha segnato un profondo cambio di passo, grazie soprattutto all’applicazione alla lettera dello statuto. Lo ha detto Maurizio Molinari, segretario generale della Uil Umbria, nel suo intervento al XVIII congresso nazionale del sindacato,d tenutosi dal 13 al 15 ottobre a Bologna. «Il rispetto delle regole e dello statuto ha per noi una valenza fondamentale – spiega Molinari -. L’assetto che ci guida già da un anno ci ha permesso di formare un gruppo dirigente coeso e compatto, che si sente veramente parte di un’organizzazione degna di tale nome. Sentiamo grande affinità con le linee espresse in fase di discussione durante il congresso. Le nuove organizzazioni stanno funzionando molto bene e questo ci dà fiducia e coraggio per affrontare le sfide che non solo il mondo dei sindacati ma tutta la collettività si trovano di fronte in questo momento».

Si guarda al futuro

«I giovani – prosegue il segretario della Uil Umbria – per noi sono una grande opportunità per l’organizzazione che rappresentiamo, condividiamo appieno l’idea che il futuro si debba formare per tempo dando alle nuove generazioni la possibilità di crescere e conoscere, anche attraverso l’esperienza dei nostri dirigenti sindacali sul territorio. La dimostrazione è nella misura in cui in Umbria si sta scommettendo sui ragazzi e sugli strumenti di comunicazione più raggiungibili da loro e dalle generazioni precedenti». Tema fondamentale che Uil Umbria mette al centro della sua agenda è quello dei diritti, con particolare attenzione alla lotta alle disuguaglianze e alle pari opportunità, in linea con l’indirizzo della Uil nazionale. «Siamo la Uil del terzo millennio. Una Uil che vuole rappresentare ancora di più chi si trova in condizione di vulnerabilità. Insieme dobbiamo dare voce a chi vive oggi grandi difficoltà, sia con gli strumenti a nostra disposizione che aggiungendone di nuovi per raggiungere anche le periferie del nostro Paese. Il congresso nazionale di Bologna è stato aperto dall’inno nazionale declinato al femminile. Con il canto collettivo di ‘sorelle d’Italia’ abbiamo simbolicamente ribadito la nostra azione sul piano dei diritti femminili. La tutela dei diritti e il contrasto delle disuguaglianze non possono che partire dalla lotta alla discriminazione di genere e dalla discussione sulle politiche di genere».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli