L’Arma di Orvieto perde il luogotenente Fabbretti: in pensione

«È stato un leale e fedele servitore dello Stato e, con il suo alto senso del dovere, è riuscito a farsi apprezzare da tutti coloro che lo hanno conosciuto»

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La Compagnia carabinieri di Orvieto perde uno dei suoi uomini più rappresentativi e amati. Si tratta del  luogotenente carica speciale Marco Fabbretti che, dopo 36 anni di servizio, ha raggiunto il pensionamento: molte le vicende e le brillanti operazioni di servizio che lo hanno visto protagonista, con vari encomi e riconoscimenti ricevuti.

La carriera

Il sottoufficiale – nativo di Frascati ma originario di Orvieto – ha iniziato la carriera nel 1984 come allievo sottoufficiale alla scuola di Velletri e nel corso del tempo ha ricoperto incarichi – anche di comando – in Toscana, nel Lazio (direzione centrale per i servizi antidroga di Roma) e Umbria, dove è giunto nel 2003. Qui è stato attivo nella stazione carabinieri e nel nucleo operativo e radiomobile; negli ultimi anni ha retto il comando interinale della Compagnia nei periodi di assenza dell’ufficiale titolare del comando.

Senso del dovere e stima

Fabbretti – evidenziano i carabinieri – «è stato un leale e fedele servitore dello Stato legato all’Arma in maniera indissolubile e, con il suo alto senso del dovere, è riuscito a farsi apprezzare da tutti coloro che lo hanno conosciuto. Ha sempre raccolto la stima di superiori e colleghi e, soprattutto, dei cittadini, che ne hanno riconosciuto le indiscusse doti umane e professionali. Tali innate caratteristiche ne hanno fatto, nel corso degli anni, un valido punto di riferimento per la cittadinanza. Nel giorno che segna il termine del suo servizio i migliori auguri da parte di tutti i militari della Compagnia Carabinieri di Orvieto e dell’Arma tutta, a cui vogliamo unirci anche noi insieme ai molteplici attestati di stima e gratitudine che giungono da tante parti e augurargli una meritata felice pensione, confortata dal calore degli affetti familiari e dalla sincera amicizia e riconoscenza dell’intera comunità locale».

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