Le Crete: «Per ora nessun ampliamento»

Terni, al termine dell’incontro tra i sindaci e la regione sembra sventato il rischio di un ulteriore ampliamento per la discarica di Orvieto, previsto un tavolo tecnico

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L.P.

Torna a casa soddisfatto il primo cittadino di Orvieto Giuseppe Germani dopo l’incontro avvenuto nella serata di martedì con la presidente della Regione Catiuscia Marini e l’assessore regionale all’ambiente Fernanda Cecchini.

L’ampliamento Al centro del faccia a faccia tra i sindaci del territorio che da tempo chiedevano un confronto e la presidente assieme all’assessore, la sopraelevazione del secondo calanco della discarica Le Crete. Vicenda, questa, che ha visto scendere in piazza i comitati e le associazioni ambientaliste e che ha creato una vera e propria frattura con, da una parte, la giunta regionale e, dall’altra, tutti i sindaci e la comunità locale.

I pareri Dall’incontro a palazzo Donini, durato più di due ore e mezzo, è uscito un documento unitario in cui la Regione, oltre a ribadire il diniego già espresso nel 2011 per la realizzazione di un terzo calanco, si dichiara pronta a tenere in considerazione tutti i pareri espressi sull’ampliamento del secondo calanco. «In particolare – spiega il sindaco Germani al telefono – la Regione terrà conto di quello della Soprintendenza ai beni paesaggistici, ferma restando l’autonomia tecnica della procedura di Valutazione di impatto ambientale tutt’ora in corso».

Tavolo tecnico Inoltre Germani porta a casa quello che per lui rappresenta un altro grande risultato, cioè la predisposizione di un tavolo tecnico per una puntuale verifica della capacità residua autorizzata dell’impianto e dell’andamento della raccolta differenziata nei comuni del territorio della provincia di Terni. Stando così le cose, «al momento non è previsto nessun ampliamento della discarica», afferma ancora Germani, per cui si continuerà a lavorare sulla strada indicata dalla regione con la delibera presentata lo scorso gennaio in cui i comuni sono obbligati a predisporre piani di raccolta differenziata per raggiungere una percentuale, entro l’anno, di almeno il 60%.

Differenziata La regione «ribadisce che il piano regionale per la gestione dei rifiuti prevede una consistente incentivazione della raccolta differenziata da parte di tutti i Comuni e la progressiva diminuzione dell’utilizzo degli impianti di smaltimento, tra cui quello di Orvieto». E in questa direzione, infatti, vanno anche gli atti assunti lo scorso mese di gennaio e che sono ancora più stringenti «sia per l’ulteriore incentivazione della raccolta differenziata tramite il modello ‘porta a porta’, sia per la realizzazione di impianti industriali finalizzati ad attivare processi di recupero che riducano ulteriormente la quantità di rifiuti da inviare in discarica». Dal 2010, ha ricordato ancora la regione, l’impianto Le Crete assorbe esclusivamente volumi provenienti dai comuni della Provincia di Terni e che non si è mai fatto ricorso a tale impianto per volumi provenienti da altre parti del territorio della regione Umbria o dell’intero paese. «È evidente pertanto – si legge ancora nella nota – nell’interesse degli stessi Comuni dell’Orvietano, che quanto più rapidamente il territorio della provincia di Terni provvederà a raggiungere gli obiettivi di piano, maggiore sarà la capacità residuale della discarica Le Crete, senza ulteriori o nuove previsioni».

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