Legalità, un protocollo tra ‘Libera’ e Universtà

Perugia, firmato lunedì da don Luigi Ciotti e il rettore Franco Moriconi: «Portare avanti un forte processo di legalità»

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La firma c’è stata lunedì mattina, nella Sala del Dottorato di palazzo Murena, sede del Rettorato, ed ha ufficializzto il piano di cooperazione culturale e formativa tra ‘Libera’, associazione contro le mafie, e l’università di Perugia. La convenzione è stata firmata da don Luigi Ciotti, presidente di Libera, e dal Magnifico Rettore, Franco Moriconi.

La firma

La firma

Don Ciotti Il fondatore di ‘Libera’ ha riordato che si tratta del «rinnovo di un protocollo che firmammo per la prima volta a Perugia nel 2007 e in quell’occasione varammo il primo corso sulla legalità e sulle mafie. Poi i rapporti si sono affievoliti e oggi veniamo a rinnovare non solo un atto formale, ma a rilanciarlo con forte volontà di concretezza. Molti passi in avanti sono stati compiuti in questi anni – ha ricordato don Ciotti – ma le mafie sono ancora forti e presenti tra noi. E’ la grande disponibilità finanziaria che dà un enorme capacità di penetrazione e di corruzione alle mafie in Italia. Potremmo ricominciare da Perugia per portare avanti con determinazione un forte processo di legalità».

Moriconi Il rettore Fanco Moriconi ha voluto che questa cerimonia si svolgesse nella Sala del Dottorato: «Qui si svolgono le manifestazione più significative e la firma della convezione con ‘Libera’ ritengo che sia un evento importantissimo: per la fama del nostro ospite e perché l’ateneo di Perugia vuole essere una ‘casa di vetro’ dove tutto si chiaro e trasparente. Sono inoltre felice che don Ciotti abbia riconosciuto a Perugia, e soprattutto alla nostra università, una particolare sensibilità per i problemi della legalità e sono pronto sin d’ora a favorire le proposte che ‘Libera’ vorrà fare per rendere proficua e sempre più concreta questa nostra collaborazione».

Ciotti 18I contenuti Il protocollo prevede tra gli altri obiettivi che l’università organizzi, insieme a ‘Libera’, seminari e altre attività e iniziative accademiche aperte anche a studenti di altri atenei sui temi della criminalità organizzata, della sua storia, delle sue cause sociali e politiche, delle possibilità di prevenzione, con particolare e non esclusivo riferimento alla presenza della criminalità organizzata nel territorio umbro e più in generale del Centro Italia. E anche sui temi riguardanti il rispetto della legalità, il contrasto al fenomeno della corruzione e la promozione dei diritti umani. Gli studenti, anche di altri atenei, che parteciperanno a questi seminari e alle altre attività formative potranno ottenere crediti formativi universitari (Cfu). Inoltre, è prevista la produzione di attività di ricerca e documentazione aggiornata sulla presenza delle organizzazioni mafiose in Italia, con particolare riguardo alla regione Umbria.

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