Leonardo da Vinci dall’Umbria a Milano

La scoperta di Luca Tomìo sulla ‘Gioconda’, dopo quella sulla Cascata delle Marmore nel ‘Paesaggio’, spopola sui media

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di Francesca Torricelli

La voce di Luca Tomìo, al telefono, va e viene: «Sono al mare e faccio finalmente il papà a tempo pieno – dice lo storico dell’arte milanese – e, pur conoscendo bene la prontezza della mia città e la sua attenzione a tutto ciò che il bello può rappresentare in termini di sviluppo economico, sinceramente non mi aspettavo che intorno al libro che sta per uscire (si tratta di “Leonardo da Vinci. Le origini umbre del Genio”, Morlacchi Editore, Perugia, arricchito da un’opera di Massimiliano MaMo Donnari come copertina e che sarà in libreria il 10 agosto; ndr) e allo studio relativo alla ‘Monna Lisa’, che in quelle pagine anticipiamo, potesse provocare l’eco di cui mi parli».

Tam tam mediatico Beh, insomma: dopo che ne ha scritto il Corriere della Sera è successa una specie di finimondo e dopo due o tre ‘cadute di linea’, riecco Tomìo: «Ho visto che l’articolo del Corriere, frutto di un lungo lavoro di verifica da parte della tua collega milanese, è stato ripreso e rilanciato in tutta Italia e che anche a Napoli seguono con interesse i miei studi sulla reale identità del personaggio più famoso della storia dell’arte. Mi fa molto piacere, ma soprattutto sono lieto che, finalmente, si possano affrontare i temi della storia dell’arte in modo scientifico, e qui sono i dettagli a fare la differenza, come per risolvere un giallo».

Il convegno Di sicuro, infatti, c’è che il lavoro di Luca Tomìo sarà protagonista, il 4 ottobre prossimo a Palazzo Isimbardi a Milano, sede della Città Metropolitana, l’ex Provincia, presieduta dal sindaco Giuseppe Sala, di un convegno dedicato proprio ai paesaggi lombardi di Leonardo, «nel corso del quale potrò illustrare più nei dettagli la ricerca che sto portando avanti e che nel libro abbiamo anticipato, partendo però da un assunto importante e che collega il ‘Leonardo lombardo’ con il ‘Leonardo umbro’».

La Monna Lisa

I ‘panorami’ Già, perché come nel caso del tanto discusso ‘Paesaggio’ degli Uffizi nel quale lo storico dell’arte milanese ha identificato la presenza della Cascata delle Marmore e del paese di Papigno, ma più in generale del territorio di quella che nel 1473 era la Diocesi di Terni, la chiave di volta è stata «la possibilità di ricostruire nel dettaglio i paesaggi che il Genio di Vinci ha inserito nelle sue opere. Come nel ‘Paesaggio’, anche nella ‘Monna Lisa’ – e in questo ho il conforto dei pareri di autorevoli studiosi di geomorfologia, come il docente di geologia Carmelo Petronio – quelli tratteggiati da Leonardo non possono essere riferiti alla Toscana, ma al massiccio umbro-marchigiano per il primo e alle prealpi lombarde per la seconda».

Cultura arte e turismo Sarà pure vero – e certamente lo è – che un articolo sul Corriere della Sera è in grado di provocare reazioni importanti, ma quello che colpisce è la prontezza nella reazione del mondo culturale e politico lombardo. «Milano e Lombardia mi offrono la possibilità di presentare, con la dignità che ritengo meritino, questi miei nuovi studi sui paesaggi lombardi di Leonardo, che hanno preso le mosse proprio dall’esperienza di ricerca che ho fatto in Umbria. L’auspicio è, ma per quanto ho avuto modo di apprendere, per quanto riguarda Milano e la Lombardia ne ho quasi la certezza, che poi a questi studi possano essere fatte seguire, anche con iniziative a livello europeo, le moderne strategie di sviluppo economico e turistico applicate alla storia dell’arte».

Territori in sinergia Magari mettendo in collegamento, creando sinergie, territori diversi ma accomunati dalla presenza di testimonianze leonardiane decisive: «Il convegno di ottobre a Milano potrebbe essere un utile momento di confronto – dice Tomìo – e so che il nuovo assessore alla cultura e al marketing territoriale di Terni, Andrea Giuli, nei giorni scorsi ha ricevuto il giornalista che ha condiviso con me la scrittura del libro e che gli ha prospettato le iniziative in corso e quelle future. Hanno parlato del libro e del video che stiamo realizzando con la Snap, che ha messo a disposizione dei droni e che potremmo mostrare proprio a Milano, dando a Terni e alla Cascata un’ottima opportunità di entrare in circuiti turistico-artistici nuovi e di grande interesse. Conosco bene la situazione di dissesto in cui versa Terni e anche senza soldi in cassa, ve lo garantisco, qualcosa si può fare».

La copertina del libro

Valorizzazione Durante l’incontro con gli autori del libro, «mi sono impegnato – racconta l’assessore Andrea Giuli ad umbriaOn – per organizzare la presentazione a Terni, per la prima volta in Umbria, possibilmente in tempi rapidi. Ritengo che, al di là della diatriba tecnico-artistica, questa opera editoriale possa avere un ruolo importante per la valorizzazione della scoperta». Luca Tomìo incassa e ringrazia: «Sono davvero grato all’assessore per questo segnale importante di apertura. Io, come ho già detto più volte, sono a disposizione, a Milano come a Terni».

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