‘LiberaMente donna’, genitorialità al centro

Un nuovo progetto che utilizza un approccio esperenziale per madri e figli ospiti dei centri antiviolenza di Perugia e Terni

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Un progetto sperimentale che si affianca al percorso di autodeterminazione della donna e della relazione madre-figlio/a ospiti dei centri antiviolenza e utilizza un approccio esperenziale affinché la diade possa esprimersi anche attraverso canali corporei ed emotivi e lavorare su rappresentazioni condivise per poi ritrovarsi nel loro nuovo vissuto. Il progetto ‘C’era una volta – un percorso di supporto alla genitorialità nei centri antiviolenza’ è stato presentato giovedì alla Biblioteca comunale di Terni.

Il progetto è promosso dall’associazione ‘Libera…mente donna’ la quale gestisce da anni i centri antiviolenza di Terni e Perugia per donne e minori vittime di violenza. Ed è proprio sulla loro relazione, spesso compromessa dall’abuso e dal trauma della violenza, che il progetto è stato pensato. A presentarlo le ideatrici, la dottoressa Ilaria Petrelli e la dottoressa Anna Maria Giorgetti, entrambe socie dell’associazione e operatrici del centro antiviolenza ‘Liberetutte” di Terni’.

Il crowdfunding È stata, inoltre, lanciata la campagna di crowdfunding (colletta online) dalla piattaforma web ‘Produzioni dal basso’, attraverso cui questo progetto si finanzierà. A sostegno del progetto è stata allestita una mostra fotografica realizzata da Foto Nunù che ha reinterpretato in chiave artistica le finalità progettuali. Parte del ricavato della vendita delle foto sarà quindi devoluta all’associazione ‘Libera…mente Donna’ per finanziare il progetto ‘C’era una volta…’. La mostra sarà allestita nella chiostrina della Bct fino al 6 aprile.

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