Logge al cioccolato, Perugia si divide

Il Choco bar che si vuole aprire in centro contina a provocare discusioni: ‘Umbria grida terra’ promette che la protesta andrà avanti

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L.P.

Nessuna polemica contro Guarducci, assente come il sindaco Romizi e i rappresentanti della Curia. C’erano però quasi duecento persone domenica pomeriggio davanti alle Logge di Braccio, in piazza IV Novembre, a rivendicare l’uso di uno spazio pubblico e contro l’apertura di un nuovo Choco bar che renderebbe le logge, da sempre rifugio e luogo di socialità cittadino, in un ennesimo spazio ad uso solo di chi consuma.

loggeeDegrado Oltre a Umbria grida terra c’erano tanti cittadini e la voglia di ostacolare il progetto non sembra placarsi. Nessuna polemica personale, appunto, contro il patron di Eurochocolate ma solo la necessità di non rendere privato uno spazio che, da sempre, è stato a disposizione di turisti, residenti, giovani e meno giovani. «Come mai contro il degrado l’amministrazione non si è mai mossa e ora deve privatizzare uno spazio per renderlo più decoroso?». Non convince la risposta data dall’assessore Fioroni né le motivazioni economiche addotte per cui con il nuovo locale si riporta in piazza il nome della Perugina. Non sarà certo un bar a sostenere le famiglie in difficoltà, dicono, dal momento che Perugina è Nestlé, una multinazionale che non pensa alle condizioni di lavoro degli operai e che non paga neanche le tasse in Italia.

Luogo di culto Contro l’ennesimo centro commerciale, seppur a cielo aperto e contro una privatizzazione degli spazi che fa alzare gli affitti commerciali di tre o quattro volte rispetto ai precedenti affitti accordati dalla Curia, Umbria grida terra promette che la protesta andrà avanti. Già perché quegli spazi sono accatastati come luogo di culto, è dunque possibile affittarli a un privato in questo modo? Contro il degrado, come dimostrato in altre occasioni, da piazza Grimana al Mercato coperto, e con una nuova e diversa idea di socialità e cultura, Umbria grida terra ha offerto a tutti i cittadini una merenda con prodotti del territorio, la porchetta del macellaio ‘radicale’ Valentino Gerbi, e con la musica gli interventi e la riflessione hanno lasciato spazio a un momento di convivialità raro, di questi tempi, in piazza IV Novembre.

Gli eventi pubblici sotto le Logge, secondo quanto aveva confermato Guarducci, continueranno ad essere ospitati sotto alle Logge anche quando sarà aperto il Choco bar previa selezione. «Il concetto stesso di selezione significa per forza di cose esclusione – dicono da Umbria grida terra – il sacrosanto diritto di qualsiasi imprenditore di scegliere, a proprio gusto e piacimento, i contenuti da proporre nei propri spazi. In questo caso, però, si tratta di un luogo simbolo della nostra città sottratto alla sua funzione di luogo d’incontro umano e consegnato all’imprenditoria privata. Proprio per questo le Logge ci piacciono così, con quella spontaneità aggregativa che ha visto, da sempre, piccoli concerti improvvisati, luogo di incontro e di chiacchiere o semplice rifugio sotto un acquazzone estivo».

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