Londra, perugino tenta il suicidio ma un’amica e le due polizie lo salvano

Operazione lampo di polizia internazionale partita dalla sala operativa della questura di Perugia e conclusa dalla polizia inglese

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All’amica, durante la videochiamata, ha spiegato senza mezzi termini di aver assunto psicofarmaci e alcol per farla finita. Poi, sempre via smartphone, lo ha visto accasciarsi a terra. L’uomo, un perugino di 45 anni residente a Londra e in cerca di un lavoro, è riuscito a salvarsi grazie ad un’operazione lampo di ‘polizia internazionale’, partita dalla segnalazione della donna al 113 di Perugia e conclusa con l’intervento risolutivo nella capitale del Regno Unito.

Lavoro in due direzioni

Compreso che la segnalazione era assolutamente seria, gli agenti della sala operativa della questura di Perugia, sulla base delle informazioni in loro possesso, si sono suddivisi i compiti. Subito è stata tentata la geolocalizzazione della residenza dell’uomo a Londra. Contemporaneamente è stato stabilito un contatto con la sala operativa internazionale del servizio per la cooperazione internazionale di polizia – Interpol di Roma.

Operazione lampo a 2 mila chilometri di distanza

In pochi minuti l’Interpol ha fatto recapitare al National central bureau Interpol di Londra un cosidetto ‘flash’, con il quale la polizia londinese ha potuto inviare subito una propria pattuglia sul posto. Lì, nell’abitazione indicata, gli agenti hanno trovato l’uomo privo di sensi e accasciato a terra, con accanto un biglietto di addio. La corsa all’ospedale più vicino ha consentito di salvare il 45enne, in overdose da farmaci e alcol.

Compiacimento

«Un lavoro di squadra basato sull’interazione di molti fattori  osserva la questura di Perugia -, primo fra tutti le capacità di ascolto e di riconoscimento e gestione delle emozioni di chi, appeso ad un filo del telefono e pervaso dalla preoccupazione di perdere un amico, sta cercando di scongiurare il peggio. Gli agenti sono riusciti a mettere in pratica tutto il proprio background professionale, la propria sensibilità ed il proprio intuito al fine di trovare la strada più veloce per salvare una vita. Grazie all’impulso della sala operativa della questura di Perugia, le polizie di due Paesi lontani si sono fuse verso un obiettivo comune: salvare una vita».

Il messaggio e il lieto fine

«Mi sono risvegliato in ospedale… sei stata tu?». Questo il messaggio fatto recapitare alla donna che ha dato l’allarme, dal suo amico ricoverato presso l’ospedale inglese. «Non posso descrivere il sollievo, la gioia, la gratitudine che ho provato in quel momento» scrive la donna in una lunga lettera di profondo compiacimento indirizzata al questore di Perugia Antonio Sbordone, riferendosi all’ottimo lavoro degli agenti.

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