M5s: «A Terni si muore più che altrove»

Diffusi i dati dell’aggiornamento 2006-2013 dello studio ‘Sentieri’. Intanto il Comune organizza un evento per il 14 settembre

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Movimento 5 Stelle all’attacco sui temi della salute e dell’ambiente a Terni. Venerdì mattina il consigliere comunale Thomas De Luca, insieme ai capigruppo Andrea Liberati (Regione), Luca Simonetti (Comune di Terni) e Luca Tramini (Comune di Narni) hanno diffuso i dati dell’aggiornamento 2006-2013 dello studio ‘Sentieri’ elaborato da ministero della Salute, Istituto superiore di sanità e Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie. Di seguito le conclusioni dello studio relativamente all’area di Terni-Papigno.

DE LUCA (M5s): «TUMORI A TERNI, DATI AGGHIACCIANTI» – VIDEO

DOWNLOAD – STUDIO SENTIERI 2006-2013, DATI E TABELLE

Il sito è costituito dal solo Comune di Terni con una popolazione complessiva, al censimento 2011, di 109.193 abitanti. Il decreto di perimetrazione elenca la presenza delle seguenti tipologie di impianti: siderurgico, discarica di 2° categoria tipo B rifiuti speciali, esposizioni ambientali indicate in ‘Sentieri’ come S e D.

SEZIONE TUTTE LE ETÀ
Mortalità
La tabella TER_1 (link EP), mortalità per grandi gruppi di cause, mostra in entrambi i generi un eccesso nella mortalità generale, negli uomini per tutti i tumori, nelle donne per le malattie circolatorie, in entrambi i generi per l’apparato digerente e, negli uomini, per le malattie dell’apparato urinario. La tabella TER_2 (link EP), mortalità per le cause con evidenza di associazione ‘sufficiente’ o ‘limitata’ con le esposizioni ambientali presenti nel sito, non mostra scostamenti dai valori attesi.
Incidenza oncologica
Le stime dell’incidenza oncologica (Tabella TER_3, periodo 2006-2013, link EP) mostrano un eccesso in entrambi i generi per tutti i tumori maligni, cute esclusa, un difetto per il tumore dello stomaco, un eccesso per i tumori del colon negli uomini, per il polmone nelle donne, per il mesotelioma negli uomini, per la mammella e la cervice uterina nelle donne, per la prostata, un difetto per la vescica in entrambi i generi, un eccesso per il sistema nervoso centrale (SNC) e per la tiroide negli uomini, per i tumori emolinfopoietici in entrambi i generi, per le leucemie, leucemia linfoide, linfocitica cronica nelle donne, mieloide in entrambi i generi, mieloblastica acuta negli uomini.
Ospedalizzazione
Per i grandi gruppi di cause (Tabella TER_4, link EP) sono presenti in entrambi i generi eccessi per tutte le cause naturali, tutti i tumori maligni, malattie circolatorie, respiratorie, digerenti ed urinarie. La Tabella TER_5 (link EP) (ricoveri per le cause con evidenza di associazione Sufficiente o Limitata con le esposizioni ambientali presenti nel Sito) mostra eccessi in uomini e donne per le malattie respiratorie in toto, per le forme acute e croniche.

SEZIONE PEDIATRICO-ADOLESCENZIALE-GIOVANILE
Mortalità
Il quadro della mortalità generale e per tutti i tumori mostra dati sistematicamente in eccesso rispetto all’atteso nelle diverse classi di età considerate, ma l’incertezza delle stime limita l’interpretazione di molti eccessi rilevati (tabella TER_6 (link EP)). Fanno eccezione la mortalità generale nel primo anno di vita (25 casi, SMR = 140, IC90% 101-195). e in età adolescenziale (49 casi, SMR = 129, IC90% 102-163.
Incidenza neoplastica
In questo SIN si sono registrati 94 casi di tumori maligni nel complesso delle età considerate (0-29 anni), dei quali 18 in età pediatrica e 2 nel primo anno di vita (Tabella TER_7 (link EP) e TER_8 (link EP)). L’analisi dell’incidenza neoplastica, tranne che primo anno di vita, evidenzia un quadro complessivo di eccessi rispetto all’atteso, caratterizzati però da incertezza. In età pediatrica questo quadro è associato ad un eccesso a carico dei tumori maligni del sistema nervoso centrale, per il quale si registrano 5 casi incidenti, di cui 3 in età 10-14 anni (SIR = 494 (IC90% 135-1278, non in tabella) solo nei maschi, e ad un eccesso di tumori embrionali basato su 9 casi dei quali 7 tra i soli maschi (SIR = 251 (IC90% 118-472, non in tabella). Tra gli adolescenti si segnalano eccessi per i tumori linfoemopoietici e in particolare per linfomi, ma con stime incerte. In età giovanile si evidenzia un eccesso del 36% per tutti i tumori (63 casi, SIR = 136 (IC90% 109-168, non in tabella), associato ad un eccesso a carico del sistema linfoemopoietico con 15 casi incidenti dei quali 11 in età 20-24 anni (SIR = 221 (IC90% 124-366, non in tabella), che comprendono 9 casi di linfoma (SIR = 235 (IC90% 123-411, non in tabella). Il contributo all’eccesso complessivo deriva anche da un eccesso dell’80% di tumori delle cellule germinali e trofoblastici e gonadici, per il quale si registrano 14 casi incidenti (SIR = 181 (IC90% 109-283). Si segnala infine che gli eccessi, con l’eccezione dei tumori delle cellule germinali, trofoblastici e gonadici, si mantengono anche quando si considera l’intero intervallo di età analizzate (0-29 anni).
Ospedalizzazione
Il numero di ricoverati è sistematicamente in eccesso rispetto all’atteso nelle diverse classi di età considerate per tutte le cause naturali e per le malattie respiratorie acute (Tabella TER 9 (link EP)). Eccessi specifici per classe di età si registrano per i tumori del sistema nervoso centrale (0-14, 0-19 anni), per i tumori linfoemopoietici e i linfomi (0-14 anni), e per tutti i tumori (20-29 anni). Nel primo anno di vita si rileva un eccesso di ricoverati per condizioni morbose di origine perinatale (986 casi, SHR = 104 (IC90% 99-110).

DISCUSSIONE, CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI
Il profilo della mortalità rilevato in questo studio si discosta da quanto osservato negli studi di Pirastu et al, 2011 e 2014. L’eccesso della mortalità generale è presente nei due studi citati solo negli uomini, mentre l’eccesso per tutti i tumori è presente solo in Pirastu et al, 2011, ma per entrambi i generi. La mortalità nelle donne per malattie circolatorie è in eccesso solo in questo studio, mentre le malattie dell’apparato digerente nello stesso genere compaiono in Pirastu et al, 2011. Gli eccessi di mortalità osservati negli uomini per le malattie degli apparati digerente ed urinario non sono stati riscontrati in precedenza. Riguardo alla mortalità per cause con evidenza di associazione con le esposizioni ambientali si rintraccia un eccesso per l’asma nelle donne in Pirastu et al, 2014. Il frastagliato quadro relativo all’incidenza oncologica mostra un eccesso per tutti i tumori maligni in entrambi i generi, assente in Pirastu et al, 2014, un difetto per il tumore dello stomaco già rilevato, si confermano l’eccesso per il colon-retto negli uomini, l’eccesso del tumore polmonare, ma solo nelle donne, e del mesotelioma negli uomini. Nelle donne persistono gli eccessi dell’incidenza del tumore della mammella, e della cervice uterina. Si osserva in entrambi i generi un eccesso per il gruppo delle patologie oncologiche ematopoietiche. Gli eccessi nei ricoveri per grandi gruppi di patologia erano stati già osservati in Pirastu et al, 2014, con l’eccezione delle malattie circolatorie nelle donne, e le patologie polmonari cronico-ostruttive negli uomini. In Zona et al, 2016 sono stati registrati nel periodo 2006-2011, 23 casi di mesotelioma maligno (20 negli uomini, 3 nelle donne), di cui 22 attribuiti ad esposizione professionale, prevalentemente nell’industria metallurgica. Riguardo alle cause associate all’inquinamento atmosferico dovuto alla presenza di impianti siderurgici, si richiama il citato eccesso per la mortalità per tutte le cause in entrambi i generi, l’eccesso per le malattie circolatorie, presente però solo nelle donne, ed il difetto per la cardiopatia ischemica SMR 93, IC90% 87-99; D SMR 86, IC90% 80-91) (Tabella TER MOR, link EP). Restando in questo ambito, il quadro dei ricoveri tende a ricalcare quanto noto dalla letteratura (patologie respiratorie, cardiovascolari) ad eccezione dell’asma; è presente un eccesso nelle donne per scompenso cardiaco (SHR 113, 1C90% 108-119) (Tabella TER_RIC, link EP). (WHO, 2013) Le cause con evidenza di associazione con le esposizioni ambientali presenti nel Sito mostrano eccessi prevalentemente nei ricoveri, in entrambi i generi. Per un approfondimento sulle cause oncologiche si rimanda a Bianconi et al, 2016. Sugli eccessi osservati per il tumore del colon, della mammella e della cervice uterina andrebbe valutata l’adesione della popolazione agli screening disponibili per queste patologie. Va aggiunto che per il tumore della mammella sono indicati opportuni approfondimenti in quanto si registra anche un eccesso di mortalità non imputabile allo screening (Bianconi et al, 2016) e vi è una i) iniziale evidenza che associa il rischio di malattia con la residenza in prossimità di impianti siderurgici (Pan SY et al, 2011) e con il tumore mammario nel sesso maschile in ambito occupazionale (Cocco P et al, 1998). Per le cause con evidenza di associazione con le esposizioni ambientali presenti nel Sito, si segnala un eccesso di ricoverati per le malattie respiratorie acute in età pediatrica, e per asma. Per quanto riguarda le altre cause con evidenza di associazione con le esposizioni ambientali si rileva nel primo anno di vita un eccesso di ricoverati per condizioni morbose di origine perinatale. Per quanto attiene al profilo oncologico nei sottogruppi di età infantile-giovanile, si evidenziano alcuni elementi di rilievo. Tra questi l’eccesso di tumori maligni del sistema nervoso centrale in età pediatrica. A tal riguardo questo studio riporta (Tabella TER_3, link EP) un eccesso di rischio di incidenza di tumori del sistema nervoso centrale (SNC) anche in tutte le età: SIR = 133, IC90% 107-164, tra gli uomini e SIR = 123, 1C90% 98-154, tra le donne, risultato coerente con l’eccesso di tumori del SNC evidenziato a Temi in un precedente studio caso-controllo in ambito occupazionale tra lavoratori del siderurgico per il periodo 2002-2008 (Oddone et al, 2014). In età giovanile si evidenziano eccessi per tutti i tumori, i tumori del sistema linfoemopoietico, ma non in particolare di linfoma non Hodgkin; i tumori embrionali ed i tumori delle cellule germinali e trofoblastici e gonadici. Le criticità sopra evidenziate in età infantile-giovanile indicano l’opportunità di effettuare sia approfondimenti in termini di ricerca di tipo eziologico, sia di implementare attività di sorveglianza epidemiologica in questo sito.

«Rabbia e sconcerto»

«Questo studio lascia sconcertati e desta profonda rabbia – spiega Thomas De Luca – perché si continua a non voler vedere che a Terni c’è un eccesso di mortalità ma anche di morbilità per le varie tipologie esistenti. Fra i dati più forti c’è senz’altro quello relativo alla fascia di età 0-29 anni dove lo stile di vita ha un’incidenza minima. Oggi forniamo questi dati alla città e poniamo con forza quello che secondo noi è il problema principale e che ancora oggi stenta a trovare spazio nell’agenda politica. Le malattie riguardano tutti e non può esistere ‘colore politico’. Da presidente della commissione controllo e garanzia, intendo affrontare la questione e l’intervento del Comune di Terni, che oggi annuncia un evento sullo studio ‘Sentieri’, è semplicemente tardivo».

«Terni corrotta fino al midollo»

«Questi dati sono noti già da mesi – osserva Andrea Liberati – e riscontriamo una continuità nel modo di affrontarli fra l’attuale giunta comunale e le precedenti. Terni è un città segnata da conflitti di interesse, corrotta fino al midollo e in coma irreversibile. Dove i servizi sanitari, anziché essere migliori, sono peggiori rispetto al resto dell’Umbria. Dove possiamo andare con un ospedale del genere, segnato da un’assoluta carenza di spazi? L’esempio poi dell’AIA (Autorizzazione integrata ambientale, ndr) di AST è eloquente: da 4 anni se ne parla ma ad oggi nulla si è mosso. L’azienda continua a produrre, dall’altra parte nessuno parla. In molte aree dello stabilimento mancano le CPI e si va avanti a colpi di deroghe. Il problema va oltre ‘Sentieri’ – afferma Liberati – ed è ben rappresentato dai mesi impiegati per dirimere la questione dei consiglieri comunali con precedenti penali, quando altrove sono bastati pochi giorni, e le cene di alcuni assessori con le realtà produttive più inquinanti del territorio».

«Conta la qualità degli inquinanti»

De Luca, in merito ai dati, osserva come «i cittadini ternani necessitino di un monitoraggio diverso rispetto agli altri cittadini dell’Umbria. Si continuano, poi, a non affrontare i problemi di contaminazione che riguardano la qualità stessa degli inquinanti. Traffico e riscaldamento sono problemi per tutte le realtà urbane, ma le ‘polveri sottili’ di Terni sono diverse da quelle di Perugia, Foligno o Milano. Perché qui, ed anche le analisi sulle uova del 2014 lo avevano certificato, dobbiamo fare i conti con metalli pesanti, cromo esavalente, Nichel, Pcb. Almeno da quando abbiamo iniziato a sollevare i temi ambientali, va detto che i cittadini hanno assunto una consapevolezza diversa del problema».

«Non si nasconda la testa sotto la sabbia»

Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo comunale Luca Simonetti: «Il sindaco in campagna elettorale aveva detto che sarebbe stato ‘l’avvocato difensore dei cittadini’. Il nostro timore è che invece si vada a difendere altri interessi da quelli annunciati. Chiediamo a questa amministrazione di non mitigare né sminuire la questione ambientale, evitando quella ‘retorica da regimetto’ che sta portando al taglio di oltre 300 piante. Oggi l’assessore Melasecche ci viene a dire che Città Giardino è più bella e luminosa senza alberi dopo che lui stessi aveva bollato come ‘Attila del verde’ l’ex assessore Bucari. Un po’ di coerenza non guasterebbe».

Il circolo Vas

Dal circolo ‘Verdi ambiente e società’ di Terni, attraverso il segretario Pierluigi Rainone, arriva un’altra dura presa di posizione: «Da anni stiamo cercando di far venire alla luce questa drammatica situazione ma le istituzioni locali, nessuna esclusa, fanno finta di non sentire, come se la situazione fosse nella norma o, tuttalpiù, leggermente peggiore rispetto a quella di altri comuni umbri. Vorrei solo ricordare – osserva Rainone – alcuni fatti facilmente verificabili che testimoniano l’assoluta mancanza di tutela della salute dei ternani da parte delle istituzioni locali addette al controllo ed al contrasto degli agenti inquinanti. Nessun sindaco ha mai emesso un’ordinanza seria contro l’inquinamento, tranne il ‘palliativo’ sulla circolazione delle auto a targhe alterne. Le maggiori fonti di inquinamento presenti in città, Tk-Ast e i due inceneritori, continuano ad inquinare impunemente anche grazie anche all’inerzia totale del Comune, della Provincia e della Regione a livello politico e della locale procura della Repubblica a livello giudiziario».

L’evento su ambiente e salute: 14 settembre

Con un tempismo tutt’altro che casuale, venerdì mattina il Comune di Terni ha annunciato un evento – si terrà venerdì 14 settembre a palazzo Gazzoli (SCARICA IL PROGRAMMA) – incentrato proprio sulla situazione ambientale del territorio e lo stesso studio ‘Sentieri’. «L’assessorato all’ambiente del Comune – si legge – in stretta collaborazione con il Dipartimento di prevenzione della Usl Umbria 2, ha organizzato un’iniziativa, aperta alla cittadinanza, che vuole aggiornare le conoscenze sulla salute della popolazione di Terni in relazione alla situazione ambientale nel suo complesso. Sarà una giornata di confronto e approfondimento tra rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali deputate alla tutela dell’ambiente e della salute: Comune, Arpa Umbria, Usl Umbria 2, Ordine dei medici, università degli Studi di Perugia, ministero della Salute, Istituto di fisiologia clinica del Cnr. Per fare il punto della situazione ambientale nella conca ternana – spiega l’amministrazione – verrà presentato il quadro aggiornato sulla qualità dell’aria e sullo stato della contaminazione di acqua e suolo su tutto il territorio ad iniziare dal sito di bonifica di interesse nazionale (Sin) Terni-Papigno. Riguardo alle problematiche di salute, di fondamentale importanza sarà la presentazione dell’ultimo aggiornamento dello studio epidemiologico nazionale ‘Sentieri’. L’edizione 2018 dello studio, che ha analizzato i dati disponibili fino al 2013, fornisce un quadro generale su mortalità e principali patologie e fonti di esposizione ad inquinanti ambientali della popolazione interessata dal Sin di Terni. Verranno inoltre presentate le stime di impatto sulla salute dovute all’inquinamento ambientale condotte da parte dell’unità di progetto ‘Ambiente e salute’ del Dipartimento di prevenzione della Usl Umbria 2, sia dal punto di vista epidemiologico che tossicologico, anche in relazione agli aspetti socio-economici che anch’essi influiscono sulle condizioni del vivere dei cittadini. I ricercatori dell’università degli Studi di Perugia illustreranno i risultati di alcune indagini sugli effetti dell’inquinamento su particolari organi cosiddetti ‘bersaglio’ e sulla popolazione infantile, inoltre la cattedra di igiene del corso di laurea in medicina e chirurgia, sede di Terni, presenterà il progetto di ricerca, elaborato congiuntamente alla Usl, riguardante lo specifico studio epidemiologico denominato ‘Progetto Neoconca’ sulla popolazione ternana e narnese-amerina, che vedrà anche la collaborazione del Cnr. Tra temi della giornata di studio e divulgazione l’esperienza svolta in alcune scuole di Terni nell’ambito del progetto Gioconda (‘i Giovani contano nelle decisioni su ambiente e salute’) coordinato dall’istituto di fisiologia clinica del Cnr. La tavola rotonda conclusiva della giornata sarà aperta non solo agli addetti ai lavori ma anche ai cittadini, in un’ottica di confronto e collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali e i portatori di interesse».

Parla l’assessore

«L’obiettivo di questa giornata – dichiara l’assessore comunale all’ambiente Benedetta Salvati – è quello di raccogliere in maniera seria e approfondita il quadro delle conoscenze attuali elaborate a più livelli di dettaglio e le indicazioni per ulteriori specifici approfondimenti sul nesso tra stato dell’ambiente e salute a Terni, utili ad individuare le più appropriate azioni tecniche e di prevenzione, necessarie a migliorare la qualità di acqua, suolo e aria, quali elementi di promozione della salute dei cittadini. A tale scopo si dovrà necessariamente riaprire il tavolo interistituzionale su ambiente e salute del Comune, a cui partecipano gli esperti tecnici che lavorano nelle istituzioni locali, gli stessi che relazioneranno venerdì prossimo. È sulle figure competenti e preparate che tutti noi dobbiamo riporre fiducia. Il tavolo dovrà funzionare in accordo con l’osservatorio regionale ‘Ambiente e salute’ istituito nel 2017 e potrà avvalersi della grandissima competenza ed esperienza in campo epidemiologico ambientale degli studiosi che hanno elaborato Sentieri, in primis il dottor Fabrizio Bianchi. Questo ad ulteriore garanzia del percorso che questa amministrazione intende seguire per tutelare la salute dei suoi cittadini».

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