M5S: «Giunta Latini ha piedi d’argilla»

Terni, i consiglieri pentastellati hanno esposto gli emendamenti approvati e fatto il punto sull’amministrazione a guida Latini: «Continuità con il passato, serve cambio passo»

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«Notiamo una perenne continuità da un punto di vista amministrativo con la precedente giunta Di Girolamo tra proroghe, dubbi rispetto ai concorsi e altre questioni. Ci sono più ombre che luci in questo primo anno di guida del sindaco Leonardo Latini». Sono alcuni dei passaggi del gruppo M5S a Terni che, in una conferenza stampa a palazzo Spada, ha voluto fare il punto della situazione anche sugli emendamenti approvati per il Documento unico di programmazione 2019-2023: focus in particolar modo su ambiente, sociale, sviluppo economico e salute. Intanto in mattinata è scattata la diffida del prefetto Paolo De Biagi in merito al bilancio 2019-2021: venti di giorni di tempo per il doppio via libera sul previsionale e il consuntivo 2018.

L’APPROVAZIONE DEL DUP IN CONSIGLIO COMUNALE

Simonetti, De Luca e Pococacio

Gli emendamenti

A sintetizzare le tematiche è stato Thomas De Luca: «Siamo riusciti in una logica di bene comune – ha sottolineato – a far passare 15 emendamenti che sostanzialmente danno un reale scatto ai punti nodali della città: ambiente, sviluppo economico e sociale, i tre punti che avevamo narrato più volte come nostre priorità. C’è la rimodulazione dei coefficienti Tari (tassa rifiuti) per far pagare di più alcune fasce (banche, grande distribuzione) e sgravare artigiani e commercianti, in generale le piccole/medie imprese. Segue il tema ambientale: c’è necessità di fare approfondimenti epidemiologici richiesti dall’Istituto superiore della sanità; priorità per Agenda 22 e le politiche per le persone con disabilità. Un altro atto riguarda le penalizzazioni per i dirigenti che non vanno ad inserire politiche di accessibilità quando fanno un progetto per una struttura pubblica». Nel corso della conferenza il candidato a sindaco 2018 del Movimento ha parlato inoltre degli emendamenti per l’istituzione dell’Osservatorio antimafia, di Terni città cardioprotetta (adozione di un defibrillatore semiautomatico in ogni ufficio comunale e formazione del personale, «una piccola rivoluzione»), la salute («modificato il punto dove si attribuiva la situazione ambientale ad un’eccessiva sensibilità della popolazione e allarmismo, poi lotta a dipendenze da ludopatia e alcolismo in un territorio vulnerabile sotto il profilo economico») e l’abbandono dei rifiuti («massima pena per chi lo fa»). Poi un inciso: «I punti di contiguità con la vecchia giunta sono totali e più volte abbiamo sottolineato una continuità nell’ambito degli appalti, ad esempio. Invece a livello di opinione pubblica qualcosa è cambiato, c’è una predisposizione diversa: cito l’abbattimento degli alberi, si sta procedendo allo stesso modo rispetto al passato. Ma le reazioni non sono le medesime. Per quel che ci riguarda non smetteremo di fare opposizione dura».

IL BILANCIO DI PREVISIONE 2019-2021

Il prefetto Paolo De Biagi con il sindaco Leonardo Latini

La giunta Latini

Il capogruppo Luca Simonetti si è esposto in maggior misura sull’operato dell’amministrazione, insediatasi da un anno: «A nostro avviso – ha messo in evidenza –  ci sono più ombre che luci. Manca totalmente una guida per lo sviluppo economico, il sindaco tiene in ‘ostaggio’ la delega come faceva Di Girolamo e non ha competenze necessarie per affrontare la crisi di una città che ha il 50% di disoccupazione giovanile. Si parla sempre di giunta a due velocità, ma sono tre: sulle politiche sociali stiamo andando in retromarcia, ci sono aziende che lavorano sottocosto per garantire un servizio». Non lesina attacchi anche Valentina Pococacio: «Notiamo una difficoltà nella capacità di programmazione dell’ente, in termini di procedure. C’è perenne continuità da un punto di vista amministrativo con la vecchia giunta: si procede con proroghe e ci sono dubbi rispetto ai concorsi che vengono emanati.  Queste sono alcune criticità. Oltrettutto non c’è alcuna discontinuità su politiche ambientali e in ambito sociale. Il Dup? Pieno di frasi fatte e pochi questioni concrete. Abbiamo dato un anno per ‘misurare’ la nuova maggioranza: basta dire ‘dateci tempo’».

Terni

L’ammissione di Simonetti e i piedi d’argilla della giunta

Il numero uno M5S in consiglio, nel ricordare ciò che avvenne nel giugno 2018, ha affermato che «brucia ancora un po’ la sconfitta, sono sincero, credo che la nostra proposta politica sarebbe stata più strutturata e coerente con le necessità del territorio vedendo i risultati odierni. Amministrazione che da una parte è dopata dall’onda nazionale salviniana ma politicamente ha i piedi d’argilla: consiglieri persi, il sindaco che si tiene la delega dello sviluppo economico come faceva Di Girolamo. Lui non ha competenza per andare a discutere con le multinazionali, è inaccettabile perché serve un cambio passo. La Lega ternana è partita con un anno di vantaggio rispetto all’onda nazionale e non è stata in grado di capitalizzare il potere contrattuale che poteva mettere sul tavolo, anche a livello regionale. In una situazione del genere avrebbero potuto fare lo ‘stravedo’ e mettere in campo grandi temi, portati invece in consiglio da noi: europrogettazione, riequilibrio territoriale e ospedale nuovo. Parliamo dell’abc della politica. Si è persa la percezione dei temi primari. Per non parlare delle politiche sociali: c’è uno smantellamento totale dei servizi, sono attivate risorse a livello regionale già esistenti da prima e portate sul locale. La notizia sarebbe stata se non fosse riusciti a prenderli per quelle categorie. Le regole sono definite dall’Agenda 22 per come ci si confronta con le associazioni e l’assessore non si deve inventare nulla. Ad oggi la questione è fallimentare, non si possono fare esperimenti sulle persone».

Terni by night

La battaglia mediatica: «Sono più bravi di chi c’era prima»

Pentastellati accusati di avere meno mordente rispetto a prima in quanto ad opposizioni ed iniziative. «Ora siamo alla partita del bilancio e abbiamo scritto undici emendamenti insieme ai colleghi del Pd. Prima ci dicevano che facevamo opposizione con il centrodestra e ora con gli altri: ci tengo a dire che siamo lineari e abbiamo il senso dell’onore, ci sentiamo una squadra allargata quando si fanno strategie per il bene della città. Deve essere chiaro. Noi più ‘leggeri’? Ci può anche stare, ma dico che non si fanno battaglie diverse con la stessa strategia. A livello mediatico questi sono molto più bravi rispetto a chi c’era prima e se la giocano meglio». Federico Pasculli ha puntato sul problema infrastrutture (Cardeto, Casa delle musiche, teatro Verdi, mercato vecchio e nuovo), Ztl e commercio, tornando poi su un argomento già tirato in ballo: «Occorre alzare il tono per l’assetto regionale». 

Cozza e l’incapacità di intendere e volere

Aggressivo l’ultimo esponente presente del M5S: «Se i cittadini ternani avessero letto e capito il nostro programma elettorale non ci sarebbero stati dubbi. Non approvare ciò che c’era scritto rasenta l’incapacità di intendere e di volere, me ne prendo la responsabilità. Critiche al nostro modo di fare opposizione? Considerate ciò che ci troviamo a combattere, nella maggioranza ci sono molte brave persone ma si trovano a scontrarsi con delle logiche che hanno lo scopo di non modificare nulla. La speranza è che ci sia un’illuminazione da parte della cittadinanza per comprendere qual è la strada da seguire».

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